Roma, 9 gen. - Martedì scorso 43 mezzi di soccorso paralizzati in 11 ospedali romani: Policlinico Casilino, Pertini, San Giovanni, Policlinico Umberto I, Policlinico Tor Vergata, San Camillo, Sant'Eugenio, San Pietro, Sant'Andrea, Vannini e pure Tivoli (San Giovanni Evangelista) e Velletri (Civile).
Il motivo del super affollamento? Le barelle delle ambulanze del 118 erano occupate dai pazienti, ammassati in corridoi e stanze di degenza, come sardine in scatola, sperando nel miracolo del letto libero. E per un ritardo di un mezzo, sempre martedì, sarebbe morto un 58enne, colto da infarto, nell'ospedale Vannini: i familiari hanno presentato una denuncia alla magistratura.
Per Cgil, Cisl e Uil "i Pronto soccorso sono al collasso e i pazienti in attesa di cure sempre più a rischio di non essere assistiti in modo adeguato".
Pensieri, questi, condivisi anche dal presidente del Lazio, Nicola Zingaretti: "Sono totalmente d'accordo con il grido di dolore dei sindacatiù sottolinea il governatoreù Condivido l'esigenza di superare i vincoli del blocco del turn over imposti dal Piano di rientro che in 7 anni ha ridotto di 7.500 unità il personale". "Abbiamo già posto al tavolo nazionale questa tematicaù aggiungeù e a dicembre abbiamo autorizzato 54 nuove assunzioni destinate ai Pronto soccorso. Sono sicuro che in questa battaglia per modificare le regole del personale sanitario all'interno del Piano di rientro, Cgil, Cisl e Uil saranno al mio fianco".
In aiuto della sanità pubblica si muove quella privata: "Questa situazione, di per sé inaccettabile, è peraltro destinata a riacutizzarsi con l'arrivo dell'influenzaù sostiene Jessica Faroni, presidente dell'Aiop Lazioù Per questo noi, come associazione più rappresentativa tra gli accreditati, siamo disponibili a ripercorrere la strada già battuta nel 2006-2007, quando abbiamo sottoscritto con la Regione un accordo per rendere disponibili i letti delle case di cura e decongestionare i Pronto soccorso".
Sul caso Luca Gramazio (FI) ha presentato una interrogazione al presidente Zingaretti. E Davide Barillari (M5S) attacca il governatore: "Non frega niente a nessuno di questo super affollamento: adesso interveniamo noi".
(Cds/ Dire)