Roma, 26 feb. - I dati preliminari della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2013/14 promossa dalla Regione Lazio dicono che con lo stesso numero di farmaci acquistati nel 2012 (982.609 dosi) sono 45 mila i cittadini in più che rispetto alla passata edizione si sono sottoposti alla vaccinazione antinfluenzale.
Inoltre, l'adesione dei medici di medicina generale è aumentata di un punto percentuale e la quantità dei farmaci rimasti inutilizzati è stata dimezzata passando da 9 per cento al 4.5 per cento. Questi dati confermano e sottolineano la buona funzionalità del modulo operativo regionale.
Complessivamente l'aumento di coloro che sono stati raggiunti dalla campagna di vaccinazione è stato del 5 per cento in più rispetto all'anno precedente, un dato che ha permesso di coprire quasi il 60 per cento della popolazione complessiva. "Per noi rappresenta un grande successo, perché- spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti- a parità di costi abbiamo offerto un servizio a 45 mila cittadini in più rispetto allo scorso anno e abbiamo dimostrato che con un progetto valido e con il sostegno e il coinvolgimento degli operatori sanitari della nostra regione possiamo raggiungere importanti obiettivi".
La leva che ha consentito di raggiungere questi risultati, oltre ad un sistema perfettamente oliato, è stata certamente rappresentata dall'impegno dei medici di famiglia che hanno aderito alla campagna per il 95.9 per cento dei 4.778 professionisti convenzionati con il sistema sanitario regionale.
Tradotto in numeri assoluti significa che sono stati 4.580 i medici che hanno provveduto a vaccinare la popolazione a rischio da loro assistita. In tutte le Asl la partecipazione dei medici è stata superiore al 90 per cento, ad accezione della Asl A che gestisce la zona centrale di Roma e che pure ha fatto registrare il maggiore segno più (+10 per cento) di vaccinati rispetto alla campagna dell'anno scorso. Queste performance del sistema hanno permesso di contenere la pandemia influenzale al 9.36 per cento di cittadini assistiti per mille abitanti, una percentuale di ben 4 punti più bassa rispetto agli anni precedenti.
(Cds/ Dire)