Roma, 25 feb. - La denuncia. "Basterebbero solo due dati relativi alle liste di attesa, per capire quanto siano importanti interventi, economici ed infrastrutturali, oltre che strumentali, per la sanità in Provincia di Frosinone". A denunciarlo è il consigliere di Forza Italia Danilo Magliocchetti.
"Sono dati consultabili da chiunque- prosegue-, sul sito centro unico di prenotazione della Regione Lazio e relativi al mese di gennaio 2014. Per effettuare una mammografia bilaterale, alla ASL di Frosinone occorrono, per il distretto A 302 giorni, 285 per il B, 242 per il C e 221 per il D. Nessuna ASL o struttura sanitaria del Lazio, sta peggio di noi. Addirittura al Distretto F di Roma A, che registra la seconda peggiore performance regionale, occorrono solo, si fa per dire ovviamente, 187 giorni. Non va meglio per un esame del fondo oculare. Anche in questo caso, la ASL di Frosinone fa registrare numeri da brivido. 180 giorni per il Distretto A, 191 per il B, 163 per il C e 168 per il distretto D. Stanno peggio di noi solo alla ASL Roma F, dove occorrono 206 giorni, prima di effettuare l'esame".
Una situazione insostenibile: "È di tutta evidenza- spiega Magliocchetti- che con questi dati, l'appropriatezza delle prestazioni sanitarie, per i cittadini di Frosinone, è un concetto esprimibile solo sulla carta e solo in astratto. Per nessuno di queste 2 tipologie di esami, ovviamente, vengono rispettati i tempi di attesa previsti dalla legge, che sono 30 giorni per le visite ambulatoriali e 60 giorni per le prestazioni diagnostiche per immagini. Il problema non è solo dei Pronto Soccorso, ma di tutto il sistema sanitario locale. Non è tollerabile infatti, attendere 302 giorni per poter fare una mammografia bilaterale, fondamentale per la prevenzione del tumore al senso, o 191 giorni per poter svolgere l'esame del fondo oculare, indispensabile per diagnosticare l'occlusione delle arterie della retina, il distacco della retina e altre malattie che comportano conseguenze sull'apparato circolatorio e in particolare sul microcircolo, come il diabete mellito".
Per il consigliere di Forza Italia quindi "La sanità pubblica e conseguentemente i cittadini, non possono essere sempre penalizzati a tutto vantaggio, della pur importante, sanità privata. Perché è chiaro, che di fronte a questi tempi di attesa, la persona che ha bisogno di fare questi esami ha di fronte a se solo due strade, o rivolgersi alle strutture private con ulteriore aggravio di costi. Oppure provare a farli presso altre strutture pubbliche, fuori provincia, che garantiscono tempi più rapidi".
(Cds/ Dire)