Roma, 20 feb. - La Procura di Roma ha aperto un'inchiesta per indagare sulle presunte carenze nei pronto soccorso degli ospedali. Il fascicolo, contro ignoti e senza ipotesi di reato, ha preso spunto dalla pubblicazione sul 'Messaggero' di immagini del Pronto soccorso del San Camillo dove il 18 gennaio scorso alcuni pazienti venivano curati a terra sui materassi con il personale costretto a ritmi impossibili e i pazienti in attesa di ricovero in condizioni davvero precarie. Le indagini condotte dal sostituto procuratore Mario Palazzi si basano anche su un esposto dettagliato presentato dal consigliere regionale, Fabrizio Santori.
L'esposto. "Avevo formalmente inviato un esposto circostanziato alla Procura della Repubblica- dice il consigliere regionale e componente della commissione Salute- sui gravi fatti che si stanno susseguendo nei vari Pronto Soccorso della Capitale con particolare riferimento al caso limite del San Camillo. Ora finalmente la Procura vuole fare luce sull'intera vicenda apprezzo il lavoro che porterà avanti per far emergere tutte le omissioni e le violazioni commesse".
In aggiunta all'esposto di Santori sono state presentate delle integrazioni dall'avvocato Luisa Cicchetti, in rappresentanza dell'Assotutela, come il diritto alla salute del cittadino, il malfunzionamento del pronto soccorso, violazioni in merito all'attribuzione di fondi regionali per l'ampliamento del Dea del San Camillo e la sicurezza sul lavoro.
"Si tratta- prosegue il consigliere- di un esposto differente da quello presentato dalla Regione che, tra smentite e minacce di querela, cerca di nascondere l'emergenza. Un atteggiamento di una gravità inaudita, oltre che incoerente e ingiusto, anche perché altrimenti nell'esposto sarebbe doveroso citare anche l'ex consigliere regionale Montino che, proprio nel febbraio 2012, affermava che al pronto soccorso del San Camillo vi fosse una situazione al limite della vergogna. Ora spetta a Zingaretti fare la sua parte con interventi concreti".
E poi c'è la delibera di Giunta del luglio 2012. "Sono stati stanziati- conclude Santori- 467mila euro per l'ampliamento del pronto soccorso del San Camillo che ad oggi non risultano essere stati ancora utilizzati. Nella maggior parte dei pronto soccorso ci sono locali limitati a tal punto che gli utenti sono costretti a sopportare condizioni di promiscuità in cui viene lesa ogni dignità umana".
La manifestazione: una fiaccolata per il San Camillo. La Cisl funzione pubblica aziendale "invita i pazienti a partecipare alla fiaccolata" che si terrà oggi, per continuare l'opera di sensibilizzazione nei confronti della Regione sui "gravi problemi" con i quali la struttura fa i conti. E intanto il sindacato infermieri Nursind dice: "Basta a questo sistema sanitario Regionale che usa i pronto soccorso come reparti di degenza- precisa Stefano Barone- snaturando la vera mission dell'Unità Operativa, che ridimensiona la professionalità del personale sanitario, personale che dedica gran parte dell'attività lavorativa ad assistere in condizioni incivili utenti la cui colpa è solo quella di richiedere un'assistenza umana".
(Cds/ Dire)