Roma, 19 feb. - Giuramento di Ippocrate con regalo della casa farmaceutica. Il mitico 'Roversi', un testo medico uscito per la prima volta settant'anni fa e ancora apprezzato, è il gentile omaggio che la multinazionale Sanofi ha deciso di fare a tutti i neolaureati nel giorno in cui si iscrivono agli albi professionali provinciali. Con il consenso della stessa Fnomceo, cioè della Federazione che riunisce tutti gli Ordini dei medici italiani.
L'iniziativa è stata resa nota a fine gennaio e sta provocando polemiche feroci. Oggi il mondo dell'industria e quello dei camici bianchi si incontrano di continuo e sarebbe da illusi pensare di evitare questi contatti per cancellare i conflitti di interessi. Ma il momento scelto per quel dono, che vale alcune decine di euro, è altamente simbolico. E la prima frase che pronuncia il nuovo iscritto è questa: "Giuro di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento".
Il presidente e il segretario della Federazione, cioè il senatore Pd Amedeo Bianco e Luigi Conte, sono stati criticati duramente. Li hanno attaccati ad esempio Roberto Rossi, presidente del potente Ordine di Milano, e Bruno Di Lascio presidente di Ferrara. Ma si è mosso anche il Segretariato italiano degli studenti di Medicina, che raccoglie 7mila giovani iscritti alle facoltà italiane, cioè coloro a cui prima o poi è destinato quel regalo. "Da anni ormai ci adoperiamo per la sensibilizzazione verso il tema del conflitto di interessi- scrivono gli studenti- cioè la condizione che si instaura quando considerazioni economiche e personali hanno il potenziale di compromettere e di pregiudicare il giudizio e l'oggettività professionale".
Si è schierato contro la novità anche il gruppo 'Nograzie', impegnato tra l'altro per arginare lo strapotere delle case farmaceutiche in sanità. Il 'Roversi' viene consegnato a tutti gli ordini dentro una confezione di cartone. All'interno c'è il libro incellofanato con una brochure di Sanofi dove si spiegano le attività dell'azienda, il cui nome compare anche sulla copertina. "La vicenda ci lascia esterrefatti- ha scritto Rossi a Fnomceo- Proprio nel momento in cui si immettono nella professione molti nuovi giovani colleghi, si viene di fatto a sponsorizzare il nome di una ditta farmaceutica, pur con una iniziativa di per sé apprezzabile come la distribuzione di un noto manuale di medicina".
L'Ordine di Milano ha così deciso di non richiedere i libri. A Ferrara invece promettono di consegnare i volumi dopo averli tolti dal chellophane e aver messo via la brochure dell'azienda. Tra l'altro la federazione ha previsto anche la possibilità per gli ordini "di avvalersi di un incontro con un funzionario Sanofi", magari nel giorno in cui si riunisce il consiglio direttivo che effettuerà le iscrizioni all'albo dei futuri medici. C'è chi teme che l'azienda sia presente anche quando avviene il cosiddetto 'giuramento di Ippocrate', una cerimonia ormai piuttosto snella ma dal valore simbolico in cui i nuovi medici leggono alcuni passaggi del loro codice deontologico (ovviamente diversi da quelli del testo della Grecia antica).
"Ma ci siamo chiesti perché Sanofi fa questa cosa?", dice Rossi. Bianco risponde alle accuse con una certa veemenza: "Abbiamo avuto questa offerta di Sanofi e fin dal primo momento abbiamo fatto attenzione: capiamo il significato istituzionale di un omaggio di un manuale di grande tradizione ai giovani ma siamo molto gelosi della assoluta autonomia dei nostri Ordini". Il presidente di Fnomceo espone quanto fatto fino ad ora. "Ai nostri convegni non c'è mai stato alcuno sponsor, siamo al di fuori di qualunque sospetto. La polemica nasce da un'interpretazione forzata della lettera con cui abbiamo presentato l'iniziativa.
Abbiamo parlato del funzionario perché gli Ordini, se vogliono, si possono confrontare valutando in modo autonomo se accettare o non accettare l'omaggio. Non abbiamo scritto che l'incaricato dell'azienda è presente il giorno del giuramento".
(Cds/ Dire)