Roma, 17 feb. - Il Tar del Lazio ha bocciato il ricorso di una multinazionale del farmaco contro la decisione della Regione Lazio di stabilire "prezzi di riferimento" per un centinaio di prodotti elettromedicali: "protesi, materiali per l'apparato cardio circolatorio (come gli stent, n.d.r.), per suture (aghi e filo), per la chirurgia mini-invasiva e l'emodinamica". Il vantaggio per la Regione è duplice: da un lato risparmi economici immediati, dall'altro l'omogeneizzazione dei prezzi per quelle forniture che, provenendo da gare autonome di Asl e ospedali, non sono state ancora oggetto di gare centralizzate.
"La decisione del Tar è davvero importantissima per riportare trasparenza nel vasto campo degli acquisti elettromedicali.
Premia il nostro rigore e punisce in modo decisivo arbitrarietà e caos". Così Nicola Zingaretti, governatore del Lazio, che prosegue: "Con due provvedimenti amministrativi firmati a settembre 2013 abbiamo cancellato quest'altra ennesima vergogna di un sistema che pagava lo stesso prodotto a prezzi doppi o tripli ha ricordato il presidente. Si rompe così un meccanismo infernale che ha visto coinvolte aziende fornitrici e sistema pubblico e che ha contribuito non poco al formarsi del mostruoso debito in sanità". Fino a un anno fa la Regione "pagava con ritardi mostruosi ed i prezzi d'acquisto erano altrettanto mostruosi", aggiunge Zingaretti. "Tutto questo creava un equilibrio insano che ora abbiamo spezzato. Adesso paghiamo con tempi certi e non c'è spazio per prezzi folli. Il Tar conferma che la strada intrapresa è giusta e corretta".
Applicando le nuove norme Asl e ospedali possono confrontare i prezzi attualmente corrisposti con quelli di riferimento regionali ed eventualmente procedere ad opportune rinegoziazioni coi fornitori, laddove vengano individuati sensibili scostamenti. Il prezzo di riferimento non è il piu basso, è stato fatto notare in Regione, ma viene stabilito in base ad una media ponderata e costituisce la terza voce di spesa ogni anno (per 1 miliardo) dopo il personale.
(Cds/ Dire)