Roma, 13 feb. - Sono 1.967 gli euro pro capite spesi per la sanità in Lazio, che si aggiudica così il primo posto tra le regioni italiane. A rendere noti i dati sulla spesa sanitaria per regione nel nostro Paese è il 'Rapporto sulle entrate tributarie della Regione Calabria' pubblicato nei Quaderni Svimez.
Al meridione, spiega il rapporto, il Molise è la regione che destina più risorse con 1.809 euro e 4 centesimi pro capite, subito seguito dalla Campania, 1.767,2 euro, la Basilicata l'Abruzzo con 1.677 euro e la Puglia, con 1.575 euro. Al Centro Nord, poi, è la Liguria a destinare più risorse, con ben 1.932 euro, seguita dall'Emilia Romagna, 1.810 euro e il Piemonte, con 1.787 euro.
In alcune regioni del sud, ad esempio in Calabria, l'insieme delle entrate disponibili non assicura il finanziamento integrale del servizio e, sempre al Sud, l'Irap pubblica pesa sul totale Irap in media del 32%, circa il 20% in più del centro-nord, raggiungendo in Calabria il 41,7%. A fronte di un'aliquota base del 3,9% destinata a coprire i deficit sanitari, prosegue il rapporto, Calabria, Molise, Campania e Lazio si attestavano al 4,97%, mentre al Nord nessuna regione applica un'aliquota superiore al 3,9%. Meccanismo che tuttavia, spiega lo studio, fa si che le maggior aliquote Irap in Calabria determinino "una pesante penalizzazione per le attività produttive", rendendo meno competitive le imprese operanti nella regione.
L'Irap si configurerebbe, quindi, come un'ulteriore imposta sul consumo, come l'Iva, la quale fa aumentare il prezzo delle merci acquistate dai consumatori. Le regole dell'Ira, conclude il rapporto, costituiscono il caso esemplare "su come si ammazza il sistema produttivo di una regione non sviluppata, gravando su investimenti ed esportazioni", con il tributo deciso in Lombardia o Veneto, e applicato sulle produzioni avvenute nelle due regioni, che viene "scaricato sui consumatori calabresi, perché l'Irap non rileva soltanto l'importo del prelievo sulle imprese calabresi, ma il peso dell'Irap importata da altre regioni".
(Cds/ Dire)