Roma, 6 feb. - "L'Ospedale San Camillo, in queste ore, sta vivendo una situazione di emergenza allarmante. Ma non è certo una novità: da tempo, ormai, le condizioni dei Pronto Soccorso degli ospedali romani non sono più sostenibili". Lo dichiara all'AgenParl la deputata Ileana Piazzoni di Sinistra Ecologia Libertà in merito alla situazione emergenziale nel nosocomio romano e più in generale della sanità del Lazio. "Il Governo non può continuare a imporre condizioni inaccettabili per il Piano di Rientro della sanità regionale. Medici e infermieri stanno lavorando senza spazi e mezzi adeguati, ma soprattutto sono sottoposti a contratti precari che mortificano le professionalità e danneggiano la continuità dei servizi. Il Governo deve consentire alla Regione Lazio di operare seriamente la trasformazione del suo Sistema Sanitario, non tagliando indiscriminatamente ma riconvertendo. Non ci voleva molto a capire che chiudendo i Pronto Soccorso in provincia, oltre a non essere più garantito il fondamentale diritto alla salute per chi abita fuori dall'Urbe, sugli ospedali romani si sarebbe riversata una mole insostenibile di richieste di cura. - Continua la deputata di Sel - Dotare i Pronto Soccorso delle risorse necessarie è fondamentale oltre che doveroso. Ma occorre soprattutto avviare interventi mirati al rafforzamento della medicina territoriale: dalle case della salute alla formazione di un sistema di assistenza primaria h24 attraverso il pieno coinvolgimento dei medici di medicina generale, in modo da ridurre il ricorso improprio ai pronto soccorso (quantificabile in circa l'80% degli accessi). Per farlo, occorre sbloccare il turn over del personale e le risorse necessarie. Il Governo non può misurare i risultati in sanità sulla base dei soli conti economici, ignorando il suo dovere primario, quello di garantire i diritti fondamentali previsti dalla Costituzione".
(Wel/ Dire)