(DIRE) Roma, 19 dic. - Dopo poco piu' di un mese dall'annullamento della delibera con cui l'Istituto Superiore di Sanita' (Iss) assegnava a una piccola societa' di sua proprieta' (Vaxxit Srl dal capitale sociale di 10 mila euro) i brevetti delle ricerche che aveva condotto con finanziamenti dell'istituto, Barbara Ensoli si e' dimessa dalla vicepresidenza della Commissione Nazionale Aids e dal "ruolo di raccordo" presso la Consulta delle associazioni per la lotta contro l'Aids. La decisione sara' operativa a partire da domani, venerdi' 19 dicembre. La dirigente dell'Iss resta pero' direttrice del Centro Nazionale Aids, che per l'istituto promuove progetti di ricerca, prevenzione e progetti internazionali. Ensoli e' stata promotrice delle ricerche - poi bloccate - sul vaccino contro l'Aids basato sulla proteina Tat, che dal 1998 hanno ricevuto finanziamenti pubblici per un ammontare pari a 28,3 milioni di euro. La cessione dei brevetti dell'Iss alla Vaxxit aveva riguardato l'uso esclusivamente terapeutico della Tat.
La decisione di ritirare i brevetti concessi alla Vaxxit era stata presa dal commissario dell'Iss Gualtiero Ricciardi, che il 4 novembre - con un provvedimento reso noto il 24 dello stesso mese- ha scelto di non procedere al riconoscimento della Vaxxit S.r.l. quale spin off sostenuto dall'Iss, cancellando - come conseguenza - la delibera del 4 marzo 2014 con la quale l'istituto aveva concesso per 18 mesi un'opzione esclusiva alla societa', per l'utilizzo dei brevetti Tat. La delibera era stata sospesa il 10 giugno 2014, un mese prima del commissariamento dell'Iss, dopo una denuncia del mensile Altreconomia e di Vittorio Agnoletto, medico e fondatore della Lega italiana per la lotta all'Aids (Lila),che evidenziava il conflitto di interessi dato dal fatto che la titolare del 70% della Vaxxit - societa' dal capitale sociale di 10 mila euro - fosse la direttrice del Centro Nazionale Aids dell'Iss, nonche' vicepresidente della Commissione nazionale Aids.
Nel libro "Aids, lo scandalo del vaccino italiano", edito da Feltrinelli e pubblicato nel novembre 2012, Agnoletto e il giornalista Carlo Gnetti avevano documentato lascarsa trasparenza dell'utilizzo dei fondi - nel complesso 60 milioni di euro- destinati dallo stato italiano al progetto della Ensoli di un vaccino contro l'Aids basato sulla proteina Tat. Il libro riportava anche leforti perplessita' della comunita' scientifica internazionalemanifestate fin dal 1995, a partire da Robert Gallo, direttore dell'Institute of Human Virology del Maryland e scopritore nel 1983 del virus dell'Hiv. La denuncia di Agnoletto e Gnetti ha riguardato l'enorme mole di finanziamenti pubblici - in parte del Ministero della Salute, in parte del Ministero degli Esteri per una sperimentazione in Sudafrica - investiti in una ricerca che non offriva garanzie di successo, ma anche dell'effetto negativo dei toni trionfalistici con cui si e' parlato del vaccinocontro l'Aids, a partire dall'abbassamento della soglia di guardia sulla malattia.
Nella lettera con cui Ensoli annuncia al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin le dimissioni dalla vicepresidenza della Commissione Nazionale Aids -pubblicata dal mensile Altreconomia- la dirigente dell'Iss ha ha deciso di evitare ogni riferimento alla questione della cessione dei brevetti Iss alla Vaxxit, facendo piu' volte riferimento alla necessita' di un "ricambio professionale".
(Cds/ Dire)