(DIRE) Roma, 4 dic. - Un tumore su due colpisce uomini e donne durante la terza eta'. Ma le sperimentazioni dei farmaci oncologici sono nel 99% dei casi svolte su persone con meno di 65 anni. "Dobbiamo cambiare le linee guida internazionali sulle malattie tumorali e riadattare terapie e cure al loro vero paziente target: l'anziano". E' questo l'appello lanciato oggi dagli oltre 300 specialisti riuniti nella Capitale per il 1ST Rome International Meeting in Geriatric Oncology.
"Oncologo e geriatra devono spesso lavorare su un 'terreno fragile'- afferma il prof. Guido Francini, Direttore dell'Oncologia Medica dell'Universita' di Siena e presidente del convegno internazionale che si concludera' domani- Un anziano, a differenza di un paziente giovane, soffre di tutta una serie di malattie come ipertensione, diabete, insufficienza renale o scompenso cardiaco. Per essere efficaci le terapie devono tener conto del 'fattore eta'' e di tutte le problematiche che puo' avere una persona con piu' di 65 anni. Inoltre l'organismo, durante la vecchiaia, non riesce a tollerare determinate tossicita' di alcuni farmaci oncologici".
Il 1st Rome International Meeting on Geriatric Oncology e' organizzato dall'Universita' di Siena e di Roma Sapienza. Gode del patrocinio, tra gli altri, dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO) e dell'adesione del Presidente della Repubblica.
"Lo scopo principale dell'incontro internazionale e' approfondire le nostre conoscenze sulla malattia oncologica nell'anziano- prosegue Francini- Il congresso vuole sensibilizzare il personale medico e sanitario a un nuovo approccio clinico. Dobbiamo creare percorsi assistenziali specifici per i pazienti oncologici over 65. Per cercare di raggiungere questi ambiziosi obiettivi ci siamo avvalsi di un team composto dai piu' grandi esperti internazionali e nazionali in oncogeriatria".
Negli anziani, il rischio di ammalarsi di tumore e' 40 volte piu' alto rispetto alle persone di 20-40 anni e 4 volte maggiore rispetto a quelle di 45-65 anni.
"Secondo le ultime previsioni demografiche, nel 2030 circa il 30% degli italiani avra' piu' di 65 anni- ricorda Francini- In futuro dobbiamo aspettarci un aumento significativo del numero di neoplasie e di anziani colpiti. Contro il cancro sara' dunque necessaria una sempre piu' forte collaborazione tra oncologi e geriatri. Ma anche la prevenzione potra' avere un ruolo fondamentale. Il 40% dei tumori e' evitabile seguendo stili di vita sani. Per evitare gravi problemi di salute durante la terza eta' e' necessario fin da giovani non fumare, limitare il consumo di alcol, seguire una dieta sana ed equilibrata, svolgere regolarmente attivita' fisica e sottoporsi ad esami medici".
(Com/Gas/ Dire)