Roma, 15 apr. - Salvatore Usala, malato di Sla e segretario del Comitato 16 Novembre Onlus, dal suo letto di Monserrato (Cagliari), ha scritto al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e ai ministri della Salute, dell'Economia e delle Politiche sociali, annunciando che dal prossimo 6 maggio i malati daranno vita a Roma, alle 10.30 davanti al Ministero dell'Economia in via XX settembre, ad una nuova azione di protesta con presidio e sciopero totale della fame. Inoltre sono pronti a non ricaricare i respiratori se non verranno ricevuti e se non si darà il via ad un tavolo interministeriale sul Piano per le non autosufficienze. Il tempo è scaduto: in marzo Usala aveva chiesto che entro il 15 aprile il governo incontrasse i rappresentanti dei malati ma la convocazione non è arrivata né "Renzi ha mai nominato i disabili".
Il Comitato ha proposto anche il progetto "Restare a casa" che consente "risparmi per 2.250 milioni in tre anni e pone i disabili davanti a una assistenza umana, in mezzo alla famiglia - ha spiegato Usala- ma aspettiamo ancora una risposta". Con i risparmi "si possono finanziare i Nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), per 800 milioni, portare a 1.000 milioni il Fondo Nazionale della non Autosufficienza (FNA), istituire un contributo per i caregiver per almeno 700 milioni".
"Chiediamo al governo e alla maggioranza- ha aggiunto Usala- tre cose: convocazione tavolo interministeriale, allargato a regioni e associazioni, per la predisposizione di un Piano nazionale per le non autosufficienze; lo sblocco del Fondo nazionale per la non autosufficienza 2014 con ripartizione alle regioni; e rivedere urgentemente la riforma dell'Isee che rischia di penalizzare persone con disabilità e loro familiari".
"Visto il vostro assordante silenzio ci costringete ad una ulteriore lotta estrema- ha concluso Usala- sapete benissimo che rischiamo la vita, ma non abbiamo paura della morte, noi lottiamo per la dignità, la speranza e la passione. Il 6 maggio saremo a Roma. Sarà una bella propaganda per le elezioni europee".
(CdS/ Dire)