Roma, 14 apr. - Sono troppo pochi i posti letti e i pazienti vengono ricoverati nelle sale operatorie. Questo il problema che attanaglia il reparto di neurochirurgia del San Camillo, dove una nota pubblicata dal Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, lancia l'allarme lamentando "l'occupazione" di posti, con letti e barelle, della camera operatoria.
"Un uso promiscuo delle sale per gli interventi chirurgici- recita la nota del Nursid- che si trasformano in posti letto", un fatto che sembra una "costante all'interno dell'unità operativa" dove i pazienti "fluttuano con degenze dalla durata massima di 21 giorni a degenze attuali di una settimana". E non si ferma la critica del sindacato, che precisa come "nella sala tre del padiglione Lancisi vi sono tre pazienti sedati e intubati, assistiti dal personale della camera operatoria che dovrebbero fare altro".
A spiegare il disagio la dottoressa Caterina Amodeo, direttrice della struttura sanitaria, che precisa: "Ho già chiesto di aumentare il numero dei posti da 10 a 12. Purtroppo a causa della mancanza di posti letto e di infermieri- conclude Amodeo- siamo costretti a operare in queste situazioni pur di non abbandonare la mole di pazienti che necessita di operarsi".
(Cds/ Dire)