Roma, 4 apr. - Articolo tratto da "Il Messaggero"."Cacciate quegli infermieri". Dalla Regione usano il burocratese, ma il senso è proprio questo: vanno allontanati i 21 infermieri con contratto a tempo determinato che la Asl di Viterbo ha assunto pescando dalla graduatoria dell'avviso pubblico bandito nel 2013. Perché? In pratica, Roma non ha autorizzato quel concorso. Figuriamoci se ne riconosce i vincitori. E allora intima a Luigi Macchitella (tra l'altro erroneamente identificato come direttore generale, ma la stessa Regione lo ha in carica come commissario straordinario) di allontanarli. Un ordine che manda su tutte le furie il sindacato, con la segretaria della Cgil-Fp, Antonella Ambrosini, che sbotta: "Zingaretti è peggio della Polverini, così mette a rischio la sicurezza dei pazienti".
In tre righe la direzione regionale Salute sancisce la fine lavorativa di 21 giovani infermieri: "L'azienda deve provvedere alla immediata revoca di tutti gli atti assunti in relazione alle deliberazioni". E cioè l'assunzione. Per fare poi cosa? Sostituire i precari viterbesi con quelli presenti nelle vecchie graduatorie riconosciute da Roma, ovvero quelle delle Asl di Roma F, A, B e D, di Rieti, del San Camillo Forlanini, del san Giovanni Addolorata, del San Filippo Neri, del Sant'Andrea, del policlinico Umberto I, di quello di Torvergata e dell'Ares 118.
Basta e avanza per la Ambrosini, che lancia l'allarme: "Se mandano a casa 21 infermieri, visto che Macchitella ha certificato mancarne già 126, non sarebbero più garantiti i livelli minimi di assistenza. Spero che il commissario, visto che la Asl ha poteri deliberativi, si opponga". Secondo la sindacalista, la Regione interpreta male la norma: "Le graduatorie vanno autorizzate per i tempi indeterminati. Gli avvisi banditi dalla Asl- spiega- servono per coprire maternità, malattie lunghe e aspettative. Così introduciamo al lavoro i neolaureati dei cinque corsi che si svolgono a Viterbo".
Infine, bordate contro il presidente della Regione: "Martedì scorso è stato qui per fare autocelebrazione. Avrei voluto parlare di sanità ma- accusa- erano previsti solo interventi di sindaci che, guarda caso, non hanno fatto accenno alla carenza di personale". E considerato che la Cgil non è un sindacato destrorso, un bel ceffone in faccia per Zingaretti.
(Cds/ Dire)