Roma, 3 apr. - Articolo tratto da "Il Messaggero". In un attimo quel giorno, atteso per nove mesi, si era trasformato in un incubo. Perché Michelle, così avrebbe dovuto chiamarsi la bambina, alla nascita non aveva dato segni di vita. Dopo le indagini, il ginecologo dell'ospedale Fatebenefratelli è stato rinviato a giudizio per omicidio colposo. E, mentre il processo per accertare eventuali responsabilità del medico, difeso dall'avvocato Giovanna Corrias Lucente, è ancora in corso, è stata avviata dal pm Attilio Pisani un'altra indagine, per falso in atto pubblico.
Sul registro degli indagati è finito il nome di A. F., per l'anatomopatologo, assistito dall'avvocato Remo Pannaim, il pm ha chiesto l'archiviazione. Il medico, secondo la procura, dopo aver effettuato l'esame istologico dei polmoni della bimba, avrebbe omesso di descrivere "l'alterazione polmonare consistente nella presenza di liquido amniotico", ma soltanto per "superficialità". Adesso si profila una battaglia di perizie, proprio come sta accadendo per la piccola Giovanna, la bambina morta durante un intervento di ricostruzione della membrana timpanica. Il gup Rosalba Liso ha infatti rigettato la richiesta d'archiviazione, disponendo un supplemento d'indagine sulla posizione di F..
(Cds/ Dire)