(DIRE) Roma, 21 mar. - La circoncisione è un atto rituale fortemente sentito da migliaia di famiglie di religione ebraica e musulmana e deve essere eseguita da persone autorizzate in un ambiente adeguato. È questo il monito lanciato dall'Amai (Associazione dei Medici Arabi in Italia) e dall'Umai (Unione Medici Arabi in Italia) nel corso di un convegno che si è svolto alla Regione Lazio. "E' importante che questa pratica venga effettuata senza rischi sanitari- dice alla Dire Musa Awad, consigliere dell'Ordine dei Medici di Roma-, perché bisogna garantire la salute di bambini e adulti".
"Nella nostra regione- prosegue- i soli immigrati di fede musulmana provenienti dall'Africa settentrionale sono 1 milione e 200mila. Circa la metà (600mila) sono maschi e 1/3 (ovvero circa 200mila) sono bambini. E tutti, per motivi legati alla propria fede religiosa, devono sottoporsi a tale pratica. Si tratta di cifre molte alte, e questo dà la misura di quante persone rischiano praticando troppo spesso la circoncisione in maniera clandestina".
Oltre al rischio sanitario, la circoncisione clandestina ha delle conseguenze che ricadono anche sui costi del servizio sanitario nazionale. "Le complicanze che potrebbero insorgere a seguito di una pratica clandestina- spiega Awad- sono a carico del servizio sanitario nazionale. È chiaro che se c'è un sanguinamento o subentra un'infezione la persona, per essere curata, si rivolge all'ospedale. Quindi per lo Stato si tratta di un costo".
È per questo motivo che Amai e Umai hanno deciso di organizzare il convegno, per "normalizzare questa pratica: in Italia- prosegue Awad- sono morti già due bambini e francamente morire per una circoncisione lo trovo veramente un fatto gravissimo. È come morire senza motivo". La circoncisione è una pratica che interessa in larga parte la pediatria. "Gli ebrei la praticano nella prima settimana di vita- sottolinea il consigliere-, mentre i musulmani non hanno limite di età, ma normalmente la fanno entro i 10 anni".
Intanto al Policlinico Umberto I di Roma è stato inaugurato un ambulatorio per la circoncisione rituale per soggetti oltre i tre anni di età. "L'apertura di questo centro- dice ancora Awad- è stata promossa dalla dottoressa Rosanna Cerbo e dal dottor Monir Almansour, ma ovviamente dobbiamo anche ringraziare la Regione Lazio. Quello che vorremmo fare ancora, però, è trovare altri ospedali pediatrici o reparti di pediatria che si rendano disponibili ad effettuare la circoncisione: un solo centro in tutto il Lazio, infatti, non è sufficiente".
Quello che infine tiene a sottolineare il consigliere dell'Ordine dei Medici di Roma, è che "in nessun modo la circoncisione deve essere a carico del servizio sanitario nazionale, ma il costo deve essere sostenuto dalla famiglia". Le cifre per la pratica? "Al Policlinico, come intramoenia- conclude Awad- una circoncisione si aggira attorno ai 214 euro. Non c'è bisogno di ricovero, non c'è anestesia, e dura solo qualche minuto".
(Cds/ Dire)