Roma, 22 novembre
Gentile Dottore,
in occasione della 'Giornata internazionale contro la violenza sulle donne' la Commissione Pari Opportunita' dell'Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri ha organizzato per lunedi' 25 novembre 2013 (ore 08.30-14.00) la giornata di studio "Le ferite nascoste delle donne", per dare il proprio contributo all'analisi e alla prevenzione delle diverse componenti che sono alla base dell'incremento di casi di femminicidio.
Nel quadro di prevenzione di questo reato occorre, infatti, inserire elementi di analisi dei profili psicopatologici, psichiatrici e clinici del fenomeno. Personalita' molto fragili, con disturbi o affetti da vere e proprie patologie psichiatriche, di cui non si ha coscienza, spesso si legano a persone altrettanto fragili in una dimensione d'interdipendenza reciproca e in contesti critici per la convivenza.
Insieme agli aspetti giudiziari e normativi, di rete sociale di supporto e prevenzione, saranno quindi affrontati i temi di diagnosi e definizione di tali profili, del ruolo del medico di famiglia (MMG), della presa in carico delle situazioni a rischio. Saranno analizzati alcuni dati dell'emergenza/urgenza relativi alla violenza alle donne, spesso correlata a quella sui minori. Tutto finalizzato a una significativa intercettazione precoce delle situazioni border line.
Per contrastare il fenomeno, l'Ordine di Roma propone, inoltre, di identificare un percorso basato su indicatori di rischio condivisi: situazioni familiari disagiate, segni sospetti di violenza domestica riscontrabili da frequenti accessi nei vari Pronto Soccorso per lesioni spesso riferite come 'accidentali', segni d'isolamento all'interno della stessa famiglia di cui puo' venire a conoscenza proprio il medico di medicina generale.
Alcune aziende sanitarie del territorio capitolino hanno gia' avviato iniziative di ascolto e prevenzione, aprendo sportelli dedicati. È quindi fondamentale che vi sia anche una specifica formazione del personale medico e sanitario, capace di riconoscere tempestivamente i segnali di allarme e inserirli in una rete di monitoraggio, con relativa presa in carico. A tale proposito, l'Ordine ritiene indispensabile la costituzione di uno sportello di riferimento uguale per tutto il territorio, per singola provincia o almeno a livello regionale, dove centralizzare i casi sospetti.
Confidando nel Suo interesse e nella sua partecipazione, Le unisco il programma dell'iniziativa e i piu' cordiali saluti.
(Cds/ Dire)