Roma, 29 nov. - "Una riflessione non banale a proposito delle norme contenute nella legge di stabilita' approvata ieri al Senato non puo' essere disgiunta dall'analisi preliminare di come si e' arrivati all'approvazione stessa" lo ha dichiarato Biagio Papotto, Segretario Generale Cisl Medici, che ha cosi' proseguito: "una volta di piu', seguendo una prassi consolidata - cui ogni governo, di qualsivoglia estrazione e colore, appare evidentemente non resistere - si e' infatti posta la questione di fiducia. Si dice sempre, un po' perche' e' vero e un po' pretestuosamente, che lo si fa per abbreviare i tempi, evitare gli ostruzionismi, verificare la compattezza della maggioranza.à Puo' darsi".
"Se si va oltre il semplice ripetere queste parole - prosegue Papotto - e' piu' che legittimo il dubbio che un Paese libero e maturo non debba temere le critiche costruttive, non debba sempre arrivare all'ultimo momento e non debba temere qualche franco tiratore sempre in agguato".
"Questa ed altre considerazioni possono essere discusse, condivise, osteggiate, ma non negate.
Il principio stesso alla base di qualsiasi democrazia propriamente intesa e' la partecipazione corale al benessere e al progresso comune.E proprio qui stanno le dolenti note" - continua il Segretario Generale della Cisl Medici - "almeno per quanto concerne uno sguardo d'insieme, forzatamente limitato, alle norme che riguardano la sanita' pubblica".
"Se da un lato, infatti, non vogliamo entrare nel merito di alcune vere e proprie cospicue e generose "elargizioni" concesse per ragioni che con un eufemismo potremmo definire "non del tutto chiare", salta immediatamente agli occhi anche dell'osservatore meno attento che la sanita' pubblica italiana sta per essere investita da un vero e proprio ciclone che poco avra' da invidiare a quelli - tristemente noti in questi giorni - di estrazione asiatica. La' e' la furia degli elementi, qui lo zelo di "tagliare". E dove farlo con maggior possibilita' di successo? Dov'e' che sembrano esserci distributori di contante? Nei campi in cui - per tentare di assicurare un minimo di servizi indispensabili ai cittadini - sembra che si spenda di piu' (cosa del tutto falsa se si facesse un minimo di esame obiettivo di costi e benefici, di comparazioni a parita' di risultati ottenutià se si facesse).Il SSN spende 100? Bene, si potra' certamente fare le stesse cose con 90, ma forse anche con 80, e perche' noàsiamo talmente bravi da farcela anche con 70, fingendo di dimenticare ( o - cosa ancor piu' grave - ignorando ) che siamo gia' da anni in condizioni di precario equilibrio".
"Il personale, le attrezzature, l'organizzazione" - aggiunge Papotto - "soffrono di carenze che solo l'abnegazione dei lavoratori rendono meno evidenti. Il blocco del turn-over, il taglio dei posti letto, il congelamento di anno in anno dei contratti di lavoro non sono bastati. Adesso si taglia di oltre 1 miliardo. E con la stessa mano si finanziano altre spese. E i cittadini se la prendono con le strutture pubbliche".
"Anziche' affrontare col dovuto rigore i fenomeni dilaganti del malaffare e della corruzione, anziche' combattere l'espatrio dei capitali (e dei cervelli) e contribuire al rilancio del sistema Paese, ci si passi la metafora: le mani del tutto inesperte della politica affondano il bisturi senza neppur conoscere quel po' di anatomia necessaria" "Per la dignita' dei propri associati, ma anche per la coscienza civile che questo Paese merita", - conclude Papotto - "la CISL Medici dice con forza no all'ennesimo grave attacco alla sanita' in Italia e cerchera', assieme alla Confederazione e alle altre organizzazioni, ogni possibile forma di mobilitazione e pressione per modificare, emendandole, le norme davvero pessime approvate ieri".
(Wel/ Dire)