Roma, 26 nov. - L'Associazione Italiana Giovani Medici (Sigm) esprime "grande preoccupazione" nell'apprendere da fonti Parlamentari che gli emendamenti alla Legge di Stabilita' di interesse per l'incremento del capitolo di spesa per la formazione specialistica dei laureati in medicina e chirurgia ed in altre discipline di area sanitaria potrebbero non essere recepiti nel maxi-emendamento governativo.
"Qualora le richieste di migliaia di giovani futuri professionisti della salute dovessero essere disattese- afferma il Sigm in una nota- ne conseguirebbero gravissime ripercussioni sulla gia' carente programmazione delle risorse umane in sanita' e sulla salute dei cittadini".
Per questo i Giovani Medici lanciano un appello al Governo affinche' "tra le tante priorita' all'attenzione dell'esecutivo sia ricompresa la sostenibilita' e il rilancio della formazione post laurea di area sanitaria, recependo i contenuti degli emendamenti 10.182 (utile a trasformare il corso specifico di medicina generale in scuola di specializzazione dando ai formandi in medicina generale pari dignita' rispetto ai colleghi specializzandi), 10.183, 10.184 (utili a garantire un incremento del capitolo di spesa per il finanziamento di 5.000 contratti di formazione specialistica di area medica del prossimo triennio) e 10.185 (utile a garantire un incremento del capitolo di spesa per il finanziamento nel triennio 2013/2016 di 5.000 contratti di formazione specialistica di area medica e 1.000 contratti per gli specializzandi non medici)".
"In assenza di un intervento utile a incrementare il finanziamento per il prossimo biennio- evidenzia infatti il Sigm - in attesa che si esplichino gli effetti della rimodulazione della tipologia e durata delle scuole introdotta dalla Legge Carrozza, per gli anni accademici 2013/2014 e 2014/2015, saranno finanziabili soltanto 2.300 contratti di formazione circa a fronte del numero quadruplo tra laureati e neolaureati; ne' sara' previsto contratto alcuno per gli specializzandi non medici iscritti alle scuole di specializzazione di area sanitaria con tutti gli obblighi previsti per i medici".
"Sarebbe poi difficilmente comprensibile- continua il Sigm- agli occhi delle giovani generazioni di professionisti della salute, se il Governo contenesse il proprio intervento in tema di sanita' all'interno della Legge di Stabilita', limitandosi all'autorizzazione di spesa in favore dei Policlinici Universitari privati e non prestasse eguale attenzione alla formazione dei futuri medici e non medici del Ssn. In tal caso, non rimarrebbe che prenderne atto ed invitare le migliaia di giovani medici e non medici, formati a spese dello Stato Italiano, ad emigrare all'estero".
(Cds/ Dire)