(DIRE) Roma, 21 nov. - Stabilire una classificazione citologica dei noduli della tiroide unica e accettata in tutto il mondo per formulare una corretta diagnosi e individuare strategie terapeutiche appropriate e condivise per ogni tipo di lesione.
Questo l'obiettivo primario del nono corso multidisciplinare di Patologia e Citologia tiroidea, che si svolgera' domani e sabato a Roma, presso l'aula Brasca del policlinico Gemelli dell'universita' Cattolica.
La classificazione delle lesioni tiroidee e' uno strumento indispensabile per orientare la scelta tra un approccio terapeutico di tipo medico, cioe' con terapia farmacologica e percio' non invasiva, oppure di tipo chirurgico con l'asportazione della lesione.
Il corso quest'anno presentera' una nuova classificazione italiana delle lesioni tiroidee valida a livello mondiale. La nuova classificazione 2013 sara' illustrata sabato dal professore Francesco Nardi della Sapienza, primo nome nel lavoro inviato al Journal of endocrinological investigation, insieme a tutti membri del Comitato italiano Siapec-Ait che hanno sottoscritto la nuova classificazione, con il contributo dei maggiori esperti internazionali di lesioni della tiroide: la professoressa Virginia A. Livolsi e il professore Zubair Baloch, dell'universita' della Pennsylvania.
La nuova classificazione italiana e' nata dallo sforzo congiunto di anatomo-patologi ed endocrinologi, con il contributo di chirurghi e medici nucleari, con l'obiettivo di calibrare al meglio l'approccio terapeutico, ricorrendo all'intervento chirurgico solo in caso di lesioni con forte probabilita' di malignita' e trattando con terapia farmacologia e follow-up le restanti lesioni che rappresentano la maggioranza dei noduli tiroidei (circa il 90%).
(Com/Mel/ Dire)