Roma, 20 nov. - Per far fronte alla crisi economica mondiale il nostro Servizio Sanitario dovrebbe "anche, guardando alle altre esperienze internazionali, prendere decisioni politiche centrate sul miglioramento del sistema di salute e favorire le riforme nel lungo periodo, puntando su innovazione, sviluppo e tutela, piuttosto che nell'individuazione delle aree in cui possano essere piu' facilmente realizzati i tagli". Lo dice Walter Ricciardi, direttore del dipartimento di salute pubblica de Policlinico Gemelli e presidente della Societa' Europea di Sanita' Pubblica. "La crisi- prosegue- ha determinato tre sfide principali: i sistemi sanitari richiedono fonti prevedibili di reddito con cui programmare gli investimenti, determinare budget e acquistare beni e servizi. Improvvise interruzioni di flussi di entrate pubbliche possono rendere piu' difficile mantenere i necessari livelli di assistenza sanitaria".
"A cio' si aggiunge che i tagli alla spesa sanitaria, come risposta alla crisi economica, in genere arrivano in un momento in cui i sistemi sanitari richiedono piu' risorse e quindi i tagli arbitrari ai servizi essenziali potrebbero destabilizzare ulteriormente il sistema sanitario se intaccano la protezione finanziaria, l'accesso equo alle cure e la qualita' delle cure fornite".
(Cds/ Dire)