Roma, 19 nov. - Telemedicina, se ne parla da anni ma invece di evolversi sembra essersi trasformata in 'Tele burocrazia'. A fare il punto in un'intervista su Telemeditalia su problemi e prospettive del comparto e' il presidente della Sit (Societa' Italiana Telemedicina), Gianfranco Gensini, per cui il "vero problema piuttosto e' l'assenza di regole. Anche in Europa e negli Stati Uniti la frammentazione e' molto alta, certo in Italia manca la 'regia', le regole le stiamo ancora scrivendo e le diverse realta' regionali ovviamente confondono ulteriormente il quadro. Occorre pero' precisare che la frammentazione non e' solo tra diverse realta' regionali, ma anche tra ambiti disciplinari e tra categorie di utenti o attori".
Ma per Gensini il problema non e' far decollare la telemedicina, "piuttosto, quando decollera' una buona telemedicina per i cittadini (efficace, efficiente, sicura, alla portata dell'uomo): ci vorranno anni, occorre una vera rivoluzione culturale, non solo digitale".
In sintesi, il leader della Sit e' "favorevole ad una sanita' elettronica armonica e sostenibile, a misura di medico e di paziente; per ora ha teso a rendersi evidente la 'teleburocrazia' che nulla ha a che vedere con la medicina e la chirurgia telematica da noi enunciata nel Manifesto di Firenze 2010".
Altro tema caldo affrontato da Gensini riguarda le risorse da investire e i possibili risparmi. "Occorre precisare bene- dice- che e' illusorio e fuorviante dire che telemedicina voglia dire necessariamente e subito risparmio, almeno nel breve-medio periodo. Occorreranno investimenti, che potranno migliorare la qualita' delle cure e rivelarsi in grado di aumentarne l'efficienza".
Ma nonostante i ritardi (le linee guida nazionali sono ferme a prender polvere in Stato-Regioni) per il presidente Sit "non e' detto che partire in ritardo sia uno svantaggio, anzi, puo' essere un'opportunita' se si tiene conto degli errori altrui: veda quanto e' successo, ad esempio, col fascicolo in UK, con l'EHR in US o col dossier sanitario in Francia".
(Cds/ Dire)