(DIRE) Roma, 15 nov. - Il Lazio, come molte altre regioni, ha ancora necessita' di acquistare un'elevata quantita' di unita' di sangue per le attivita' di cura mediche e chirurgiche. Per questo motivo il Centro Regionale Sangue del Lazio ha ritenuto indispensabile attuare una nuova campagna di educazione sanitaria nelle scuole, che coniughi l'educazione alla salute con quella alla solidarieta': e' il progetto 'Tre esse per esserci: Scuola, Salute e Solidarieta'', che verra' presentato il 20 novembre alle 14.30 presso la sala Tevere della Regione Lazio, in via Cristoforo Colombo 212.
L'iniziativa si rivolge principalmente agli studenti degli istituti superiori del Lazio per far si' che diventino donatori volontari e periodici. Da un'indagine del CENSIS risulta evidente la necessita' i coinvolgere i ragazzi tra i 18 ed i 30 anni che dovranno contribuire a integrare le fasce piu' anziane di donatori che tendono sempre di piu' a ridursi.
Con una lettera indirizzata a tutti i dirigenti scolastici del Lazio, il Centro Regionale Sangue ha presentato il progetto, che ha avuto anche il patrocinio della Regione Lazio e dell'ANP- Associazione dei Dirigenti ed Alte Professionalita' della Scuola, invitandoli alla conferenza.
All'incontro parteciperanno rappresentanti dei SIMT(Servizi di Immunoematologia Medicina Trasfusionale), delle associazioni donatori volontari di sangue, e sono stati invitati oltre i dirigenti scolastici anche una rappresentanza di giovani studenti e delle loro famiglie.
Si tratta di un'iniziativa che non si va a sovrapporre ad altri eventuali forme di collaborazione gia' in atto nelle singole scuole con alcune associazioni di donatori, bensi' cerca di integrare ed ampliare un programma di educazione alla salute con l'obiettivo di diffondere sempre piu' tra i giovani una conoscenza degli stili di vita salutari e di educarli al valore della solidarieta' e all'importanza della donazione del sangue come gesto di responsabilita' civile.
"Uno dei nostri obiettivi principali e' quello di far conoscere agli studenti, che completeranno il loro ciclo di studi, dove sono i SIMT e quali sono le associazioni alle quali si potranno rivolgere una volta che saranno usciti dalla scuola".
(Wel/ Dire)