Roma, 16 dic. - Articolo pubblicato sul quotidiano 'Italia Oggi'. Pagina a cura di Ignazio Marino. Continua ad aumentare la spesa delle Casse di previdenza dei professionisti per le misure assistenziali a favore dei propri iscritti. Si passa dai 336,4 milioni di euro del 2011 ai 344,3 milioni di euro del 2012. È la crisi economica che non accenna ad allentare la sua morsa e che ha portato dal 2007 al 2012 gli enti autonomi di cui al dlgs 509/94 (avvocati, ingegneri, architetti, medici, consulenti del lavoro, commercialisti, ragionieri, veterinari, giornalisti, geometri e altri) ad incrementare del 38,46% le uscite per prestazioni assistenziali (+2,78% tra 2011 e 2012) mentre le Casse del 103 (dottori agronomi e forestali, geologi, chimici, attuati, periti industriali, biologi e altri) a raddoppiare, nell'arco temporale osservato, il loro impegno nell'ambito del sostegno agli iscritti, seppur l'ordine di grandezza degli importi in gioco sia consistentemente differente.
A fotografare la situazione è ancora una volta l'Adepp (l'associazione degli enti dei professionisti) che oggi a Roma presenta il suo terzo rapporto sulla previdenza privata.
Un'occasione per fare il punto sull'andamento del comparto(comunque positivo con entrate contributive che salgono a 8.040 milioni a fronte di una spesa per prestazioni totali di 4.979 milioni di euro e un patrimonio complessiva che supera i 60 miliardi complessivi) ma soprattutto per discutere di una possibile inversione di rotta per quanto riguarda la contrazione dei redditi degli iscritti agli ordini e quindi dei loro contributi previdenziali.
Dal prossimo anno infatti i bandi dell'Unione europea 2014-2020 contempleranno, fra i destinatari di queste risorse aggiuntive, anche i professionisti. In gioco c'è una cifra complessiva per tutti i paesi europei di 12 miliardi. In questo senso particolarmente attesa oggi è la partecipazione ai lavori del vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani. Anche per capire quanti di questi soldi transiteranno dalle regioni.
Ritornando ai dati del terzo report, prendendo in considerazione il dato relativo al solo 2012 della spesa complessiva si può osservare la composizione percentuale delle prestazioni in ambito assistenziale con gli enti 509 che erogano oltre il 59% delle prestazioni a sostegno degli iscritti, le casse del 103 il 6,81%, gli enti assistenziali il 28,59% e quelli di previdenza complementare il 5,43%. Da evidenziare come, accanto al trend regolare di crescita degli interventi assistenziali da parte degli istituti di vecchia generazione, da ultimo le gestioni previdenziali più giovani abbiano più che raddoppiato il loro impegno economico.
L'area giuridica con i suoi 66,6 milioni in prestazioni assistenziali nel 2012 rappresenta oltre il 29% delle uscite complessive di tale tipologia. Non molto difformi sono gli importi erogati nell'area sanitaria e in quella economica sociale. Quarantanove milioni è l'investimento per le professioni tecniche.
(Cds/ Dire)