Roma, 9 dic. - All'ottavo mese di gravidanza, era stata ricoverata per una dermatite il 2 dicembre. Sabato notte sia lei che il feto sono morti in una delle sale operatorie del Sant'Eugenio durante un cesareo urgente. Protagonista di una vicenda che potrebbe essere rubricata come ennesimo caso di malasanita', e' una donna di 33 anni, filippina, da tempo residente a Roma, alla trentatreesima settimana di gestazione. Sara' pero' la procura, che ha gia' aperto un fascicolo, a stabilire le cause del decesso della mamma e del suo piccolo.
Tutto comincia una settimana fa quando il medico di base della trentenne, a seguito di una dermatite, prescrive un ricovero d'urgenza per la paziente nella struttura sanitaria dell'Eur. La straniera viene dunque accolta nel reparto di dermatologia e inizia una cura farmacologica per curare il suo problema. I medici del reparto pero', sabato pomeriggio, si accorgono che qualcosa non sta andando per il verso giusto. I costanti monitoraggi al feto mostrano infatti una forte sofferenza.
Iniziano dunque una terapia per ristabilire il battito cardiaco del piccino, ma la situazione peggiora di minuto in minuto. Cosi' la donna viene trasferita d'urgenza al ginecologico e da li' viene intubata perche' venga al piu' presto eseguito un cesareo.
Ginecologici e anestesisti fanno il possibile per accelerare i tempi ma qualcosa di strano e di inaspettato accade senza che nessuno possa far nulla. Quando il feto, dopo il taglio cesareo, esce dal pancione della mamma, e' purtroppo morto. Neanche il tempo di comunicare il dramma alla donna che lei comincia a diventare sempre piu' pallida e il suo polso comincia a rallentare. Fino a quando anche il suo cuore smette di battere.
I medici del Sant'Eugenio, disperati e senza spiegazioni, comunicano la notizia ai parenti.
Ieri pomeriggio la sorella della vittima si e' presentata alla compagnia dei carabinieri dell'Eur e ha sporto denuncia. La sua richiesta e' che si chiariscano quanto prima le cause che hanno portato alla morte sia del bambino che della donna, considerato che, a suo dire, la donna prima del ricovero godeva di ottima salute. Cosa dunque e' andato storto? La terapia farmacologica per curare la dermatite? O il cesareo d'urgenza? La procura di Roma ha gia' aperto un fascicolo per omicidio colposo e disposto il sequestro della cartella clinica per iniziare a studiare il caso.
Tra qualche giorno le salme, del feto e della donna filippina, saranno sottoposte all'esame autoptico e soltanto la medicina legale potra' trovare risposte a un dramma, nato da una semplice dermatite e finito con due morti.
(Cds/ Dire)