Roma, 6 dic. -Il caso. Degli 892 posti letto da tagliare, 750 sono a Roma. E negli ospedali si andra' a toccare le aree chirurgiche, materno infantili e mediche. "Ma stiamo parlando- avverte Alessio D'Amato, dirigente della cabina di regia della sanita'- di interventi indolore, non lineari. Si elimineranno posti gia' sottoutilizzati". Il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ha messo in fila i numeri della riorganizzazione della sanita', cosi' come riassunta nel piano che sara' presentato giovedi' al tavolo dei ministeri che verificano se la Regione, impegnata nel piano di rientro dal maxi debito, sta svolgendo bene i compiti a casa.
Secondo Zingaretti si sta vedendo la fine del tunnel: "Il Lazio si sta avviando all'uscita dal commissariamento che dura da 8 anni. Puntiamo con il rendiconto del 2015 ad avere l'azzeramento del disavanzo e anche un attivo di 8 milioni di euro". Nel 2012 il disavanzo si e' chiuso a quota 604 milioni, il 2013 dovrebbe diminuire a 549.
Ma pur sempre di tagli negli ospedali si parla. E ieri sono arrivate le critiche dei sindacati. "Notizie sul piano operativo le apprendiamo dalla stampa: non solo non sono stati avviati tavoli di confronto con le organizzazioni sindacali, ma nella riunione convocata il 2 dicembre dalla Cabina di regia, non abbiamo avuto modo di visionare il testo che la Regione ha presentato al governo", hanno fatto sapere Claudio Di Berardino, Mario Bertone e Pierpaolo Bombardieri, leader di Cgil, Cisl e Uil.
Ma torniamo a Zingaretti: "Non vengono chiusi ospedali. Ci baseremo su criteri selettivi. Sara' rispettato l'equilibrio territoriale, che oggi vede un surplus di posti letto a Roma".
Rsa. Tesi della Regione: non si taglia e basta. C'e' una parte del piano che punta a potenziare. "Saranno incrementati di 109 unita' i letti dell'area critica (unita' di trattamento neurovascolare)". Per le Rsa (residenze sanitarie assistenziali) destinate alla lungodegenza viene promesso il reperimento di 600 posti nel 2014. Infine, c'e' il fronte delle Case della salute(poliambulatori nei quartieri per evitare la corsa in pronto soccorso anche per problemi minori). Le prime nel Lazio apriranno a Rocca Priora (provincia di Roma), Sezze (Latina) e Pontecorvo (Frosinone). Nella Capitale? Al Santa Caterina della Rosa, a largo Preneste. Zingaretti: "Abbiamo appena fatto nuovi sopralluoghi e sono stati gia' avviati dei tavoli con i sindacati perche' naturalmente ci sono problemi di riconversione e di allestimento legati ai piani operativi. Dateci una settimana e presenteremo una mappa. Stiamo inoltre lavorando con i medici di medicina generale: a fine anno ci sara' un grande accordo strategico per coinvolgerli finalmente in questa riforma".
Altro tassello, su cui ha insistito Zingaretti: c'e' la proroga per i 2.700 precari della sanita'. "L'ho appena firmata. Vogliamo aggredire la crescente precarizzazione del lavoro, la marginalizzazione di una nuova generazione di medici e operatori, e con questo piano e con i suoi risultati potremo chiedere di sbloccare il turnover riprendendo cosi' quel discorso sul ricambio di competenze e di esperienze che in questi anni e' stato totalmente assente".
L'esame. Tagli, riconversioni, riduzione del disavanzo. Tutto pero' dipende da un passaggio assai stretto: la verifica del tavolo al ministero dell'Economia. Ammette Zingaretti: "E' una struttura molto rigorosa che valuta i contenuti delle discussioni e la credibilita' delle proposte messe in campo che vogliono chiudere la stagione dei tagli lineari. Noi diciamo che possiamo risparmiare, ridurre la spesa ma innovando con le Case della salute, con la riorganizzazione interna degli ospedali, con la centrale unica degli acquisti che migliora l'efficienza del servizio, stiamo cioe' costruendo dei presupposti dove ovviamente si sta attenti ai conti, eliminando gli sprechi, ma non si fanno cadere questi tagli sulla pelle degli ammalati. È una scommessa e noi andremo al tavolo del 12 dicembre portando i contenuti e apriremo con il Mef e il ministero della Salute una collaborazione".
(Cds/ Dire)