In Italia 40.000 plessi. Mazzone: Ideale e' copertura di 5 istituti a testa
(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 11 set. - "Dal momento in cui si torna a parlare della figura del medico a scuola, e' naturale che sia il pediatra a rivendicare questo tipo di ruolo. La soluzione migliore sarebbe la presenza di un pediatra e di un infermiere che possa coadiuvare l'operato del medico. Ci sono delle competenze, diagnosi e terapie, che non possono essere svolte dall'infermiere pediatrico. Per questo rivendichiamo con forza la centralita' della figura del pediatra nella tutela psicofisica di bambini e ragazzi". Lo dichiara Teresa Mazzone, presidente del Sindacato italiano specialisti pediatri (Sispe), ospite della diretta Facebook di Dire Salute dal titolo 'Medico a scuola? A bambini e ragazzi serve il pediatra'.
La richiesta del pediatra, per ricoprire la figura del medico scolastico, e' stata inviata domenica scorsa al ministro della Salute Roberto Speranza dalla Federazione delle tre sigle sindacali pediatriche Cipe, Sispe e Sinspe. "Ancora non abbiamo ricevuto risposte dal ministero- precisa il presidente Sispe- pero', in alcune regioni, per esempio nel Lazio, e' stata firmata un'ordinanza per l'attivazione immediata da parte delle Asl delle procedure per ricercare i medici, gli infermieri e gli assistenti sanitari da dedicare all'attivita' di prevenzione e controllo dell'infezione da SARS-CoV 2 nelle scuole e nei servizi educativi. Anche in questo caso speriamo che si possa arrivare a una figura specialistica come quella del pediatra. Non deve essere necessariamente di famiglia- prosegue Mazzone- ma anche uno specialista ambulatoriale, un giovane pediatra che ancora non lavora ed e' nella graduatoria regionale". In Italia, solo a livello statale, ci sono 8 mila scuole per un totale di 40 mila edifici e, sull'organizzazione dei medici, Teresa Mazzone e' consapevole che "gli istituti sono tanti e sarebbe impossibile avere un pediatra presente per otto ore al giorno in ognuno di essi. Un solo medico- suggerisce- potrebbe occuparsi di cinque scuole diverse, con la presenza in determinati giorni della settimana e per un certo numero di ore. Noi pediatri non siamo tanti e ogni hanno escono 600 nuovi medici dalle scuole di specializzazione che non sono sufficienti a garantire il turn over. Di contrasto, tra i pediatri di libera' scelta, ci saranno moltissimi professionisti che andranno in pensione. Con questi numeri- conclude la presidente Sispe- sara' difficile coprire la carenza di pediatri, a cominciare dal territorio".
(Wel/ Dire)