Studio su 669 studenti: Donne piu' ansiose, maschi meno consapevoli emozioni
(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 16 ott. - Piu' ansiosi e con difficolta' a regolare le proprie emozioni (disregolazione emotiva). Sono gli adolescenti italiani visti attraverso i risultati di uno studio condotto dalla Societa' italiana di medicina dell'adolescenza (Sima), in collaborazione con il Child in mind lab dell'Universita' Vita-Salute San Raffaele di Milano.
La ricerca e' stata svolta nel periodo del lockdown, nei mesi di aprile e maggio 2020, su un campione di 669 adolescenti dagli 11 ai 18 anni, il 63,5% dei quali proveniente da regioni considerate a maggior rischio di diffusione del Covid-19 (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto). Le ragazze e i ragazzi hanno risposto a un questionario online orientato ad approfondire due aspetti: le abitudini quotidiane durante il lockdown e gli stati emotivi e psicologici dei ragazzi.
È emerso che ad avere maggiori difficolta' sono stati i ragazzi piu' grandi, quelli che frequentano la scuola secondaria di II grado, in particolare le ragazze che, spiegano gli autori dello studio, "trovandosi in una fase piu' avanzata di sviluppo personale e interpersonale, sembrano tollerare meno le limitazioni del lockdown".
Analizzando le abitudini quotidiane, si scopre che le attivita' scolastiche hanno occupato la parte piu' consistente delle giornate, a dimostrazione del "ruolo centrale che la scuola ha mantenuto nella vita dei ragazzi nonostante la modalita' a distanza", si legge nella ricerca pubblicata sull'ultimo numero della rivista della Sima. Le attivita' sui social e le chiamate, anche in video, sono state le preferite da ragazze e ragazzi subito dopo le lezioni e lo studio. I maschi hanno poi trovato uno svago consistente nei videogiochi, meno amati dalle femmine che hanno invece guardato piu' tv e film o serie tv in streaming.
Riguardo l'ansia e la disregolazione emotiva, se nel complesso risultano affliggere maggiormente le ragazze, e' interessante notare come alcune manifestazioni piu' specifiche emergano soprattutto nei maschi, come ad esempio la fobia scolare, la mancanza di consapevolezza emotiva e la difficolta' ad adottare comportamenti orientati verso un obiettivo. In generale, tra i ragazzi piu' grandi risultano piu' diffuse l'ansia generalizzata e la fobia scolare, mentre tra gli adolescenti della scuola primaria di I grado ha prevalso l'ansia da separazione.
Diversamente da quanto atteso all'inizio dell'indagine, gli autori hanno scoperto un numero maggiore di profili di livello clinico o bordeline nelle manifestazioni ansiose e in quelle di disregolazione emotiva, con valori che vanno dal 12,6% per la mancanza di consapevolezza emotiva al 4,5% per la scala di non accettazione delle risposte emotive, dal 12,4% per l'ansia generalizzata al 6,4% per la fobia scolare.
Gli esperti hanno individuato una correlazione tra l'utilizzo dei social e gli stati emotivi analizzati dal questionario, ma non hanno potuto stabilire in che direzione vada il nesso causa-effetto. Ipotizzano cosi' due possibili fenomeni: "L'uso frequente di strumenti per mantenere i contatti virtuali con il fine di stemperare vissuti di ansia e disregolazione", oppure "un aumento di questi ultimi dovuto all'uso eccessivo di strumenti di comunicazione".
Gli autori concludono sottolineando la necessita' di condurre studi futuri per approfondire gli effetti negativi a lungo termine che il lockdown ha avuto sui ragazzi, anche per realizzare interventi di supporto psicologico dedicati all'eta' adolescenziale.
(Wel/ Dire)