Ricontattare chi ha saltato controlli o vaccinazioni durante lockdown
(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 9 ott. - Continuare a fornire assistenza sanitaria separando i controlli di routine dalle visite ai bambini malati, creando percorsi differenziati e magari programmando gli appuntamenti in momenti diversi della giornata. Questa l'indicazione principale contenuta nel documento 'Raccomandazioni per l'assistenza sanitaria e le visite pediatriche in era Covid-19' che la Societa' italiana di pediatria (Sip) ha pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista Italian Journal of Pediatrics, rivolgendosi ai pediatri italiani con un occhio alle famiglie. Un documento elaborato "con l'obiettivo- si legge- di evitare, da un lato, l'affollamento dei pronto soccorso e, dall'altro lato, un ritardato accesso alle cure per paura del contagio- ma anche- per far si' che i bambini possano accedere alle normali visite di controllo dal pediatra in sicurezza".
Infatti dall'inizio della pandemia "si e' osservata una sensibile riduzione delle visite pediatriche, ritardi negli screening e nelle vaccinazioni che hanno messo a rischio la salute complessiva dei bambini- spiega la Sip- In alcuni casi i pediatri si sono organizzati per assistere i bambini anche attraverso la telemedicina, tuttavia la tecnologia non puo' in tanti casi sostituire la visita medica". Per questo "e' importante identificare i bambini che nei mesi del lockdown non hanno effettuato i controlli di routine e/o le vaccinazioni- sottolinea la Societa' italiana di pediatria- ricontattarli e programmare nuovi appuntamenti. Lo screening fisico e del neurosviluppo dovrebbe continuare al fine di fornire sia un servizio di intervento precoce, che una pronta assistenza in caso di reperti patologici", dice la Sip. Le raccomandazioni riguardano anche i neonati: "Tutti dovrebbero essere visti da un operatore sanitario pediatrico subito dopo la dimissione dall'ospedale- dicono i pediatri italiani- e dovrebbero essere valutati per problemi peri-natali come ittero, perdita di peso, ecc.". A cio' deve aggiungersi "una tempestiva e capillare attivita' di comunicazione alle famiglie, che prevede tra l'altro la corretta igiene delle mani, il rispetto del distanziamento sociale e l'utilizzo delle mascherine", si legge nel documento.
VISITE DI CONTROLLO. Nello specifico, per quanto riguarda le visite ai bambini sani, la Sip raccomanda in particolare di programmare gli appuntamenti e fare un colloquio telefonico familiare per scoprire i fattori di rischio (ad esempio esposizione e sintomi coerenti con il Coronavirus); ridurre l'affollamento nelle sale d'attesa; controllare la temperatura al bambino e all'accompagnatore (sia il paziente, a seconda dell'eta', sia l'accompagnatore devono indossare una mascherina chirurgica e adottare pratiche igieniche); fornire alle famiglie le informazioni per evitare la diffusione di infezioni, mediante azioni preventive quotidiane, come riportato dall'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms).
VISITE A BAMBINI MALATI. La Sip raccomanda innanzitutto di identificare i bambini con sintomi compatibili con il Covid-19 e poi, in particolare, di programmare appuntamenti diversi, separati da pazienti affetti da influenza non imparentati con Covid 19; chiedere al paziente, in base all'eta', e all'accompagnatore di indossare una maschera facciale e adottare pratiche igieniche (come lavarsi le mani); scoraggiare il ricovero in ospedale in caso di sintomi lievi come febbre o sintomi virali a meno che la gravita' o nessun altro accordo alternativo possa essere preso; istruire le famiglie e fornire informazioni per evitare la diffusione delle infezioni.
Il documento completo e' consultabile a questo link: https://ijponline.biomedcentral.com/articles/10.1186/s13052-020-00 899-0 (Wel/ Dire)