"Somministrarlo e' atto medico e un medico non puo' stare in farmacia"
(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 9 ott. - "Da oggi nel Lazio si potranno fare le vaccinazioni in farmacia, in tutte quelle che hanno le capacita' logistiche ed organizzative. Lo scrive in un'ordinanza la Regione Lazio.
Aldila' delle perplessita' sulla estrema necessita', all'inizio della campagna di vaccinazione antinfluenzale che vede in prima linea i medici di famiglia e pediatri, di introdurre un elemento poco rilevante ai fini della riuscita della campagna, il cui peso sara' sulle spalle e negli studi dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e dei centri vaccinali per quasi due milioni di dosi da somministrare, rimane il fatto che prima di esprimere valutazioni di merito sara' importante leggere il parere del Cts nazionale investito del problema". Cosi' in una nota, nei giorni scorsi, la Fimmg Roma.
"In quanto se molte sono le perplessita' circa l'utilita' del provvedimento, anche per i farmacisti, oltre che per i cittadini, moltissime sono gli interrogativi circa alcuni aspetti di rilevanza normativa sottesi all'atto vaccinale- spiega la nota- Un vaccino e' un farmaco, va dispensato dal farmacista dietro prescrizione medica. E un medico non puo' stare in farmacia. E un vaccino e' un atto medico. Questo il nodo gordiano che oggi non si puo' sciogliere". Perche' secondo il segretario della Fimmg Roma, Pier Luigi Bartoletti "la vaccinazione deve essere sicura, fatta in locali idonei ed in osservanza delle leggi vigenti. Un aspetto importante sara' il documento tecnico successivo all'ordinanza, sono sicuro che verranno chiamate le rappresentanze professionali ad un confronto teso a rispettare le singole competenze professionali. L'innovazione e' un processo complesso di sviluppo, non sono contro l'innovazione, anzi, ma per l'innovazione".
"Se in Europa i farmacisti vaccinano, perche' da noi i medici di famiglia ed i pediatri non possono avere come in Inghilterra ed in Germania kit di farmaci da dispensare? Perche' le analisi a completamento della visita medica non si fanno negli studi medici, pero' in farmacia si'? Per noi non e' un problema di mercato, e' un problema, soprattutto ora, di sanita' pubblica e gli oltre 100 medici morti nell'epidemia Covid in Italia testimoniano il sacrificio fatto, come lo stesso sacrificio e' stato fatto anche da altre categorie di operatori sanitari- conclude Bartoletti- Il tema non e' rivendicare o proteggere spazi di mercato ma garantire la sicurezza e la dignita' di tutti, operatori e cittadini, amministratori ed amministrati".
(Wel/ Dire)