Bonino (presidente): Fondamentale per affrontare emergenza quotidiana
(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 20 nov. - La pandemia in corso e la riorganizzazione delle scuole secondo le regole di sicurezza e prevenzione del contagio hanno messo in evidenza la necessita' di "potenziare l'assistenza infermieristica scolastica. L'infermiere pediatrico e l'infermiere in tutti i gradi scolastici si sta rivelando fondamentale per aiutare bambini, ragazzi e famiglie ad affrontare l'emergenza nella quotidianita', con la certezza che dovra' diventare una figura professionale presente nel personale degli istituti per garantire a tutti gli studenti, con problemi di salute temporanei o cronici, la continuita' scolastica". Lo sostiene Marisa Bonino, presidente della Societa' italiana di pediatria infermieristica (Sipinf) e relatrice al congresso straordinario digitale "La pediatria italiana e la pandemia da Sars-Cov-2" organizzato dalla Societa' italiana di pediatria (Sip) e in programma il 27 e 28 novembre.
"In questo periodo di pandemia- ricorda Bonino- il lavoro di assistenza infermieristica, che e' basato principalmente sulla relazione in presenza, ha dovuto trovare delle altre modalita' a distanza. La via telematica- spiega la presidente Sipinf- ha offerto la possibilita' di raggiungere i bambini, i ragazzi e le loro famiglie utilizzando pc, tablet, telefono, videochiamate per rispondere ai problemi di assistenza. Insieme alle famiglie, ai piccoli pazienti e ai pediatri abbiamo realizzato molte soluzioni alternative in modo che nessuno si sentisse solo".
"Nei nostri interventi - precisa Bonino- abbiamo voluto dare spazio ad alcune aree che consideriamo fondamentali e che in tempo di pandemia corrispondono alle necessita' della popolazione pediatrica e delle famiglie. Abbiamo quindi cercato di mantenere sempre viva la ricerca infermieristica, abbiamo cercato soluzioni nell'organizzazione di questo tipo di assistenza, la formazione universitaria non si e' fermata".
La ricerca infermieristica, chiarisce Bonino, "permette agli infermieri di fare assistenza utilizzando l'evidence based nursing, un metodo che in questo periodo ci ha permesso di osservare come il virus Sars-Cov-2 abbia modificato i comportamenti degli operatori e le modalita' di accesso al Dea da parte dei pazienti pediatrici con l'obiettivo di adottare strategie comuni di lotta al virus. A livello ospedaliero, in un contesto che cambia impetuosamente ora per ora- prosegue la presidente Sipinf- e' fondamentale favorire la collaborazione tra tutte le figure professionali ed e' quindi stato determinante nella pianificazione, organizzazione, formazione, direzione e controllo di tutte le attivita' intraprese in un ospedale. La formazione universitaria- infine- non si e' fermata e ha affrontato una riprogettazione importante dei percorsi formativi pur continuando a garantire agli studenti standard elevati di qualita' formativa e di sicurezza, in collaborazione con la Conferenza permanente delle classi di laurea delle professioni sanitarie".
Gli infermieri pediatrici, conclude Marisa Bonino, sono "professionisti a tutti gli effetti, al fianco dei pediatri e dei medici, negli ospedali e sui territori", impegnati "sempre e da sempre ad offrire ai pazienti pediatrici e alle loro famiglie la migliore assistenza possibile".
(Wel/ Dire)