Russo (Sip): 80 mln bimbi a rischio per mancate vaccinazioni routine
Per Unicef, Gavi, Oms farle aiuta a evitare epidemie di malattie prevenibili
(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 13 nov. - "Covid-19 e' un virus che nel giro di 7 mesi ha fatto ingenti danni sia per quanto riguarda il numero dei casi che per i decessi a livello mondiale. C'e' da dire che a fronte di questi danni diretti ci sono anche danni indiretti che sono stati richiamati dalla Gavi (The vaccine alliance), dall'Unicef e dalla stessa Organizzazione mondiale della sanita' (Oms) in merito al rischio che circa 80 milioni di bambini nel mondo non siano adeguatamente protetti dalle malattie a causa dell'interruzione delle vaccinazioni di routine". A lanciare l'allarme e' Rocco Russo, responsabile del Tavolo Tecnico Vaccinazioni della Societa' Italiana di pediatria (Sip), in vista del congresso straordinario 'La pediatria italiana e la pandemia da Sars-Cov-2' in programma venerdi' 27 e sabato 28 novembre.
Russo ricorda che "e' importante non interrompere i programmi vaccinali, anche in periodo pandemia, per evitare che, superata questa fase, si possano avere epidemie di malattie prevenibili con i vaccini. Inoltre- aggiunge- bisogna continuare a vaccinare e mettere in atto tutti gli interventi finalizzati al recupero dei vaccini che non sono stati effettuati negli ultimi mesi per essere protetti da malattie prevenibili anche nel corso di questa pandemia".
La Sip "ha messo in atto una survey per capire quale fosse, a livello nazionale, l'impatto della pandemia sul l'adesione alla campagna vaccinale- spiega Russo- e abbiamo visto che il 34% dei partecipanti al sondaggio ha risposto di aver posticipato le vaccinazioni". Diverse i motivi di questo spostamento "prima fra tutti la sicurezza- precisa il pediatra- legata al fatto che i genitori non si sentivano sufficientemente tutelati nel portare i bambini nei centri vaccinali, avevano paura di esporli a un rischio elevato". Poi "altro motivo importante- evidenzia Russo- e' quello dovuto alla chiusura di molti centri vaccinali o al posticipo delle vaccinazioni da parte degli stessi centri.
Questo- conclude il pediatra- mette in evidenza la criticita' del sistema per quanto riguarda l'offerta".
(Wel/ Dire)
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