Missaglia: Tamponi antigenici non per tutti, solo per contatti di positivi
(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 6 nov. - Un accordo riduttivo, con risorse inadeguate a far fronte alla "necessita' di potenziamento strutturale e funzionale della pediatria di libera scelta", ma che comunque "permette di affrontare i pochi mesi che coincideranno con il periodo epidemico dell'influenza stagionale con qualche arma in piu' per contrastare la progressiva espansione dei contagi di Covid-19". Rinaldo Missaglia, segretario nazionale del Sindacato medici pediatri di famiglia (Simpef), non e' pienamente soddisfatto del nuovo accordo collettivo nazionale per il rafforzamento delle attivita' territoriali di diagnostica di primo livello e di prevenzione della trasmissione di Sars-Cov-2, sottoscritto martedi' sera da Simpef unitamente agli altri sindacati della pediatria di famiglia. Si tratta, spiega il Sindacato medici pediatri di famiglia in una nota, di un documento che anticipa quello ordinario che si stava discutendo per un piu' organico riassetto dell'assistenza pediatrica territoriale.
Il documento e' arrivato al termine di "una serrata trattativa", ricorda Missaglia, in seguito alla quale "la montagna ha, purtroppo, partorito il topolino". Ciononostante le sigle sindacali hanno sottoscritto il documento spinte, spiega il segretario nazionale Simpef, dall'urgenza "di rispondere all'appello di ministero della Salute e Regioni a contrastare la diffusione del virus il piu' capillarmente ed efficacemente possibile, finalmente ed opportunamente sul territorio e quindi in un'ottica di interventi di prossimita' al cittadino".
"Ci saremmo aspettati- ribadisce tuttavia Missaglia- un investimento che contribuisse al potenziamento dei nostri studi attraverso lo sviluppo delle forme associative e alla valorizzazione del supporto dell'attivita' di personale amministrativo e infermieristico. Abbiamo, invece, dovuto accettare- constata- una dotazione economica che non portera' alcun concreto vantaggio per i nostri assistiti, una volta terminata la fase epidemica".
Il segretario della sigla sindacale tiene inoltre a sottolineare che il tampone antigenico effettuato direttamente negli studi pediatrici non sara' a disposizione di tutti.
"Potremo sottoporre a prelievo per tampone antigenico rapido- spiega infatti- solo la parte di assistiti che risultino essere contatti stretti di casi Covid-19 positivo. È fondamentale che le famiglie sappiano che non potranno usufruire della prestazione in maniera indiscriminata, essendo la disponibilita' di test riservata a casi ben specifici, individuati con criteri clinici dal pediatra di famiglia. La prestazione- aggiunge Missaglia- sara' erogabile direttamente presso gli studi dei pediatri di famiglia considerati strutturalmente attrezzati ovvero, in ovvia prevalenza, presso strutture messe a disposizione dalle Asl".
Missaglia conclude: "Confidiamo almeno che le previste procedure attuative dell'accordo vengano svolte tempestivamente e rapidamente da Governo e Regioni per le parti di loro competenza".
(Wel/ Dire)