Ido: Informare in modo serio bambini e ragazzi per renderli partecipi
Roma, 13 mar. - "Sono attivi trenta psicoterapeuti dell'eta' evolutiva risponderanno in modo mirato ai pensieri, alle riflessioni e ai timori di tutti gli studenti, docenti e famiglie che si rivolgeranno allo sportello online del sito diregiovani.it". A dirlo e' lo psicoterapeuta dell'eta' evolutiva Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell'Istituto di Ortofonologia (IdO), intervenuto a Sky TG24 sulle modalita' di contenimento delle paure connesse all'emergenza Coronavirus.
Il progetto si chiama 'Lontani ma vicini' ed e' uno spazio di ascolto a distanza. "È un supporto psicologico, non medico, fornito da specialisti abituati a rispondere online a tutte le domande. I bambini e i ragazzi sono molto piu' attenti di quello che crediamo- conferma Castelbianco- ma bisogna informarli in modo corretto per renderli partecipi accanto agli adulti. Se non li informiamo, invece, si lasciano andare alla loro giovinezza".
Lo psicoterapeuta sa bene che "gli studenti si informano con il passaparola, tanto che "diregiovani.it riceve ogni giorno tra le 7mila e le 8mila domande e richieste di informazione. Domande- sottolinea il direttore dell'IdO- che non possono restare inascoltate".
Per Castelbianco "le autorita' sanitarie e scientifiche stanno facendo un grandissimo lavoro, fornendo indicazioni estremamente precise e semplici su cosa si deve fare.
Noi ci occupiamo dei bambini e, in questo ambito- aggiunge il terapeuta- anche la Societa' italiana di pediatria (Sip) sta portando avanti un gran lavoro, divulgando indicazioni semplici per aiutare le famiglie a stare con facilita' insieme ai figli".
Alla domanda 'Come spiegare il Coronavirus ai piu' piccoli', lo psicoterapeuta propone una differenziazione per eta': "Fino ai 5 anni non ha senso spiegargli cosa sia- consiglia- meglio dirgli che in questi giorni stanno disinfettando la scuola per questioni di pulizia. Dai 6 anni in su, invece, sono informati poiche' ascoltano tutto quello che si dice in famiglia e consultano il web. Un'ansia pervasiva e' arrivata ai bambini in modo folle e questo non e' corretto. Ai bambini vanno date spiegazioni serie e vere, perche' capiscono se diciamo le bugie- sottolinea lo psicoterapeuta- ma soprattutto vanno resi partecipi. Bisogna dire loro 'aiutami a fare il necessario per fermare questo virus e a difendere i piu' deboli'. Non li dobbiamo spaventare ne' ossessionare con il lavarsi le mani ogni 10 minuti. Se restiamo tra le mura domestiche- spiega lo psicologo- la casa non e' un focolaio da Coronavirus. Noi instilliamo in loro le nostre paure per giustificare i nostri comportamenti, che i bimbi subiscono. Non e' giusto", conclude.
(Wel/ Dire)