Disturbi udito, nel Lazio 60 neonati l'anno con ipoacusia
Sip: Diagnosi preocce fondamentale, ecco 5 cose da sapere
Roma, 6 mar. - Oggi in Italia circa 1-2 bambini su 1.000 nuovi nati nascono con un disturbo dell'udito permanente. Una patologia di gran lunga piu' frequente rispetto ad altre per le quali, invece, da anni gli screening alla nascita sono obbligatori. Secondo le stime della Regione Lazio, dove lo screening uditivo neonatale universale e' obbligatorio dal 2013, ogni anno nascono 50-60 bambini con ipoacusia neurosensoriale (cioe' un malfunzionamento dell'apparato auditivo causato da un problema alla coclea o al nervo acustico).
La Societa' italiana di pediatria (Sip) ribadisce che "la diagnosi precoce e' fondamentale per non creare problemi nello sviluppo del linguaggio" e ricorda 5 cose che bisogna sapere: 1. Il primo controllo dell'udito va eseguito subito dopo la nascita.
2. In caso di mancata risposta, il controllo viene ripetuto entro il primo mese di vita del neonato. Se il test e' risultato ancora patologico, si procede entro il terzo mese di vita con i dovuti approfondimenti presso i centri specialistici.
3. L'esame delle otoemissioni acustiche permette di individuare tempestivamente le forme di sordita' presenti gia' alla nascita. 4. Anche se il bambino ha passato il test neonatale, il problema potrebbe comparire nei mesi e o negli anni successivi, soprattutto in presenza di fattori di rischio.
5. Tra i fattori di rischio, ci sono la familiarita', sindromi genetiche, infezioni, prematurita' e utilizzo di alcuni tipi di farmaci.
(Wel/ Dire)
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