(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 8 mag. - Ormai l'Arribada non indica piu' soltanto lo 'sbarco' delle uova depositate dalle tartarughe sulle spiagge dell'India o della Costa Rica. Da qualche mese 'Arribada' e' anche il nome di un progetto di arteterapia, con marionette e burattini, promosso in Sicilia dell'associazione L'Oasi di Torretta Onlus. Il progetto e' partito ben prima che scoppiasse in Italia l'epidemia di Coronavirus. In aiuto alla Onlus di Campobello di Mazara e' corso anche l'attore Ludovico Caldarera, che a Palermo ha creato un nucleo creativo sulle marionette e i burattini.
"A livello terapeutico le marionette e i burattini rappresentano degli oggetti transizionali. Utili per lavorare con i bambini autistici, ma non solo- racconta Paolo Pace, responsabile dell'Unita' operativa di Psichiatria infantile dell'Asp di Castelvetrano- permettono di creare degli spazi transizionali dove il terapista (come primo burattino) si inserisce per intercettare le emozioni e la tipicita' della sensorialita' dei bambini autistici attraverso un lavoro di animazione". Il neuropsichiatra ricorda in questo lavoro anche il contributo dell'arteterapeuta Barbara Sinacori, "che sa ben intercettare la sensorialita' e l'emozione dei bambini, per condurli verso una sintonia, un aggancio sensoriale prima ed emotivo poi. Successivamente questo lavoro diventa "ancor piu' evolutivo, arrivando al livello cognitivo attraverso la creazione di una storia".
Purtroppo, a causa del lockdown, "il progetto si e' dovuto temporaneamente fermare", afferma Vincenza Bello, psicoterapeuta della Onlus, che non e' la prima volta che lavora con le marionette insieme all'arteterapeuta Sinacori. "Sappiamo quanto sia funzionale lavorare attraverso il burattino- continua Bello- diventa uno strumento di comunicazione elettivo, grazie alla sua semplicita' ed efficacia espressiva. Permette al terapeuta di entrare in contatto con coloro che hanno difficolta' a interagire con l'esterno, o a vivere la loro emotivita', o ancora sperimentano difficolta' ad avere tempi di attesa".
Il progetto e' stato finanziato dalla presidenza dell'Associazione L'Oasi di Torretta e coinvolge un gruppo di bambini eterogeneo per eta' e patologie. "Sono bambini con problemi nello sviluppo neuro-comportamentale e psico-affettivo. Attraverso il burattino, la marionetta, il bambino puo' raggiungere una maggiore consapevolezza di se', riesce a cogliere le analogie con la realta' e a migliorare la sua interazione con la realta'. C'e' molta proiezione dei bambini nei burattini- sottolinea Vincenza Bello- Gallese ci spiega che il bambino, riconoscendo l'emozione provata dal burattino, sara' in grado di attivare nel proprio cervello quei neuroni che si attiverebbero provando quella stessa emozione. In questo modo possiamo comprendere che tipo di crescita ha un bambino quando partecipa a un progetto del genere". Arribada in Sicilia non si ferma e "ma con il Coronavirus dobbiamo reinventarci- ricorda la psicoterapeuta- troveremo delle modalita', cercheremo di portare avanti il progetto e adegueremo le storie a questo vissuto di Coronavirus. I bambini che hanno preso parte al progetto continuiamo a sentirli telefonicamente- conclude- magari, quando avremo il via libera dal governo, organizzeremo dei gruppi piu' piccoli cosi' da riuscire a portare avanti il lavoro nonostante il virus".
(Red/ Dire)