Sip Veneto: Da noi tanti tamponi quanti in Lombardia con meta' popolazione
(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 24 lug. - Un'incidenza "minore al 2%, con meno di 4.000 bambini affetti da Coronavirus". Confermati in Liguria e Veneto i dati nazionali sull'impatto dell'epidemia Covid-19 in eta' pediatrica. Da sottolineare che la malattia nei piu' piccoli ha presentato "poche complicanze e solo in 4 casi e' stato riportato un esito infausto". In generale "occorre tranquillizzare i genitori, perche' l'infezione da Coronavirus" per i bambini "e' stata semi-influenzale, febbre, tosse o sintomatologia gastrointestinale". Partono da qui Simone Rugolotto, presidente della sezione Veneto della Societa' italiana di pediatria (Sip), e Riccardo Borea, presidente sezione Liguria, che forniscono una fotografia delle evidenze regionali raccolte, durante la diretta targata Dire Salute 'Dalla parte dei bambini, Liguria e Veneto: dal ponte Morandi al Covid'.
A sorgere pero' in questo panorama di dati e' la criticita' che "le stime nazionali hanno sempre presentato dati assoluti, mentre in percentuale troveremo dei numeri completamente diversi se dovessimo andare a valutarli", riflette Rugolotto. Il presidente Sip Veneto approfondisce la motivazione della sua considerazione: "Il Veneto, ad esempio, ha 5 milioni di abitanti, la Lombardia 10 e la Liguria 1 milione e mezzo". Considerando le popolazioni delle diverse regioni risulta che "in Veneto sono state tamponate quasi tante persone quante ne sono state tamponate in Lombardia". La Lombardia, dunque, "avrebbe dovuto fare- a detta dell'esperto- il doppio dei tamponi del Veneto", e questo si rileva anche nell'osservazione "del numero di morti da Coronavirus: in Veneto ce sono state poco piu' di 2.000 e in Liguria 1.500. In percentuale quindi cambierebbe tutto".
In materia di sintomatologia da Covid nei minori, poi, Borea fa il punto: "Sappiamo che possiamo avere disturbi riguardanti l'olfatto, il gusto, disturbi di tipo vascolare e vasculiti che possono dare un quadro clinico di difficile inquadramento", spiega il presidente Sip Liguria.
Inoltre, si e' identificato che nei bambini "la malattia da Sars-Cov-2, scatenata da quest'infezione, puo' rientrare nel quadro della malattia di Kawasaki e- aggiunge Borea- sebbene con aspetti clinici diversi, puo' portare anche a un quadro di tipo neurologico, con disturbi muscolari, mal di testa, fino a vere e proprie meningiti che rimangono pero' davvero molto rare". Il pediatra ligure ribadisce, dunque, che "nonostante ci si sia trovati di fronte a un quadro clinico nuovo, la casistica rimane limitata". Nel caso della simil-Kawasaki, ad esempio, "parliamo di 50 casi in Italia, non un numero esorbitante".
A fargli eco sul fronte del 'tranquillizzare' le famiglie torna infine Rugolotto, che ricorda come il Covid-19 "e' una patologia che non ha colpito la popolazione pediatrica, tanto e' vero che nelle nostre pediatrie - sia nelle grandi citta' che nei piccoli centri - abbiamo subito un calo delle attivita' tra l'80 e il 90%". Negli ospedali piu' importanti, "che registravano 100 accessi in Pronto soccorso al giorno- puntualizza- si sono ritrovati 20 accessi giornalieri. Lo abbiamo osservato a Rovigo come a Padova". Con tutte le dovute raccomandazioni, "perche' il virus non e' scomparso, occorre allora rassicurare i genitori. È una patologia che non ha quasi riguardato la pediatria- conclude- perche' i numeri, da un punto di vista assoluto, non sono significativi rispetto alle stime nazionali".
(Wel/ Dire)