(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 17 lug. - "la situazione nella pediatria del territorio e' molto pericolosa. Il rischio e' di far passare i bambini da 0 a 6 anni all'attenzione del medico di medicina generale, che perdono cosi' l'opportunita' di essere assistiti da uno specialista. La politica deve dare assolutamente delle risposte urgenti aumentando il numero dei posti di specializzazione in pediatria". E' un vero e proprio monito quello lanciato da osama al jamal, presidente della sezione sardegna della societa' italiana di pediatria (sip), intervistato nel corso della diretta dire salute 'dal lockdown alle vacanze italiane. La sardegna tra accoglienza e sicurezza'.
"molte scuole di specializzazione sono state addirittura eliminate in base ai vari decreti governativi- continua il vicepresidente sip sardegna- bisogna rivedere il bisogno delle varie specializzazioni e predisporre di conseguenza il numero di posti nelle universita'".
ma anche in termini contrattuali la situazione non e' delle migliori. "lavoriamo in base a un contratto del 2005, vecchio di 15 anni, che deve essere assolutamente rivisto e rimodulato sulle necessita' e il bisogno di salute dei bambini di oggi. In sardegna abbiamo 1 neonato ogni 1.000 abitanti, forse qualcosa di meno. Sono pochi i nostri bambini- sottolinea lo specialista- e a loro dobbiamo garantire un'assistenza adeguata che solo il pediatra puo' offrire".
infatti e' proprio "la carenza dei pediatri in diverse zone della sardegna che sta generando molti passaggi al medico di medicina generale- ripete al jamal- una situazione che causa anche costi elevati in termini di salute pubblica. Il medico di medicina generale puo' gestire quello che e' di sua competenza ma deve rivolgersi agli specialisti pediatri per altre questioni.
credo che non solo in sardegna ma in tutta l'italia bisognera' favorire la specializzazione in pediatria, per mettere a disposizione specialisti sul territorio e negli ospedali. Abbiamo bisogno di molti pediatri- conclude- la carenza e' elevatissima".
(Wel/ Dire)