"Pazienti fortemente vulnerabili e fragili in questa fase di emergenza"
(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 26 giu. - "C'e' l'urgenza di atti governativi e istituzionali a tutela della persona con diabete e, in particolare in questa fase di emergenza dovuta al COVID-19, della persona con diabete quale paziente fortemente vulnerabile e fragile". A lanciare l'allarme, in una lettera aperta ai presidenti dell'Intergruppo parlamentare 'Obesita' e Diabete' On. Roberto Pella e Sen. Daniela Sbrollini, sono i rappresentanti delle societa' scientifiche, fondazioni, associazioni pazienti, coordinamenti associativi e professionali, impegnati nel campo della tutela della salute, della prevenzione e della cura di 5 milioni di persone e cittadini in Italia con diabete Mellito.
Nella lettera si rivolgono ai rappresentanti delle istituzioni per sottolineare come "i dati internazionali e nazionali emersi da COVID-19, inclusi quelli dei rapporti dell'Istituto Superiore di Sanita', indichino nella persona con diabete una maggiore vulnerabilita' e fragilita' nonche', un maggiore tasso di mortalita' rispetto a pazienti con altre patologie".
Dodici in tutto le richieste delle societa' scientifiche, delle associazioni e di tutti i firmatari della lettera: 1) Condiderare il diabete Mellito durante tutte le fasi dovute al COVID-19 come una priorita' nazionale a livello sanitario, politico, clinico e sociale, riconoscendo che la stessa e' una malattia altamente disabilitante e che rappresenta un importante fattore di rischio e di mortalita'.
2) Riorganizzare l'assistenza nella fase post-emergenza COVID-19 con un nuovo e completo approccio a favore delle persone con diabete Mellito, adattata ai nuovi scenari e alle nuove esigenze correlate all'epidemia.
3) Garantire nell'immediato, un equilibrio fra il rischio di contagio (Triage Covid19), la sicurezza di pazienti e operatori sanitari, la soddisfazione dei fondamentali bisogni di assistenza della persona con diabete, individuando adeguati spazi e strutture da dedicare ai team multidisciplinari (diabetologo/medico di medicina generale, diabetologo/pediatra, pediatra/pediatra, nutrizionista/dietista, infermiere, psicologo, podologo), evitando sovraffollamenti e lunghi tempi di attesa.
4) Organizzare in tempi rapidi un'attivita' innovativa di 'Triage della fragilita'' dei pazienti con diabete, cui assegnare la competenza di definire le priorita' di cura e le modalita' di accesso e presa in carico all'interno dei diversi setting assistenziali e nei diversi luoghi di cura, con potenziamento dell'integrazione tra ospedale e cure primarie e specialistiche. 5) Costruire una rete assistenziale dedicata a questa funzione, coerente con l'attuale nuovo scenario sanitario e sociale e del particolare stato di fragilita' che caratterizza la persona con diabete, all'interno della quale la telemedicina, la teleassistenza, la televisita e il teleconsulto siano strumenti fattivi, ma non esclusivi o sostitutivi, di un modello di cura piu' efficace e innovativo.
6) Integrare l'informatizzazione istituzionale (regionale e aziendale) con quella maggiormente clinica diabetologica e della medicina generale, puntando alla massima dematerializzazione, sia per semplificare le procedure sia per consentire analisi piu' approfondite, anche di tipo predittivo, finalizzate a stratificare meglio la popolazione, dislocare piu' efficacemente le risorse umane, economiche e strutturali, e orientare il modello organizzativo con identificazione di indicatori piu' congrui.
7) Sollecitare il mantenimento di procedure semplificate, com'e' avvenuto in questo periodo di emergenza, per la prescrizione e l'erogazione di farmaci e presidi, evitando la distribuzione degli stessi presso gli ospedali, evitando cosi' l'affollamento inutile e potenzialmente rischioso.
8) Rendere omogeneo l'accesso alle cure e ai trattamenti su tutto il territorio nazionale.
9) Facilitare su tutto il territorio nazionale l'accesso ai trattamenti innovativi, attraverso l'utilizzo di tecnologie che consentano la somministrazione della terapia insulinica con sistemi di infusione continua, il monitoraggio continuo del glucosio, farmaci piu' moderni, piu' efficaci e piu' sicuri che favoriscano un migliore controllo glicometabolico, la prevenzione del rischio cardiovascolare e della malattia renale diabetica, di eventi ipoglicemici talora anche severi e un miglioramento della qualita' di vita.
10) Promuovere e sostenere, con le opportune risorse, percorsi educativi standardizzati e campiscuola per la cura del bambino e dell'adolescente con diabete tipo 1 che prevedano il coinvolgimento diretto di famiglia, pediatri di libera scelta, insegnanti e istruttori di attivita' sportive.
11) Inserire nei tavoli di lavoro istituzionali e di confronto tra Governo, Regioni ed Enti locali, insieme alle parti sociali, per la gestione della governance delle malattie croniche nella fase di gestione attuale e futura dell'emergenza COVID-19, rappresentanti delle societa' scientifiche, network, fondazioni, associazioni pazienti impegnate sul diabete.
12) Organizzare un confronto immediato con le Istituzioni tramite audizioni o riunioni allo scopo di finalizzare gli obiettivi sopra esposti, per tutelare il diritto alla salute delle persone con diabete.
(Wel/ Dire)