Morino (Opbg): Nei problemi di alimentazione importante ruolo famiglia
(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 19 giu. - "Un recentissimo studio condotto durante il lockdown su un campione di bambini con obesita', a Verona, ha messo in evidenza sia un aumento nel consumo di frutta, che un aumento statisticamente significativo nel consumo di patatine fritte, carne rossa e bevande zuccherate. Questo dato, associato alla riduzione dell'attivita' fisica e a piu' ore trascorse davanti al video, si e' tradotto in un aumento del problema del sovrappeso e dell'obesita'". Cosi' il pediatra Giuseppe Morino, responsabile dell'Unita' Operativa di Educazione alimentare dell'Ospedale Bambino Gesu', nel corso del convegno scientifico telematico 'Il bambino al tempo del Covid-19' promosso dal Sindacato italiano specialisti pediatri (Sispe), con la partecipazione della Societa' italiana di pediatria (Sip).
Continuando a esaminare come sono cambiate le abitudini alimentari durante la quarantena, Morino prosegue: "Nei bambini e negli adolescenti che hanno problematiche con il cibo, durante il lockdown sono venuti fuori scenari diversi. Non abbiamo ancora dati precisi, ma li stiamo studiando. Da una parte c'e' stato un aggravamento dei sintomi in ragazze in eta' avanzata in cui il problema era cronicizzato- spiega l'esperto- perche' presumibilmente lo stare in ambito familiare, quello da cui nasceva il disturbo alimentare, ha portato allo scatenarsi di nuovi problemi. Contemporaneamente, soprattutto nell'ultima fase del lockdown- sottolinea- abbiamo avuto nuovi ingressi di bambine anche piu' piccole. Dall'altra parte, invece, con quelle ragazze con cui avevamo cominciato il trattamento di recente, laddove le famiglia hanno interagito sul problema, abbiamo registrato un miglioramento anche senza venire in day hospital. Questo a riprova del fatto- conclude Morino- che quando parliamo di problematiche di alimentazione, dobbiamo considerarle sia dal punto di vista nutrizionale che da quello familiare".
(Wel/ Dire)