E dipartimento apposito in ministero per tutela benessere bambini e ragazzi
(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 19 giu. - "Occorre qui, presso questo ministero, creare un dipartimento apposito che si occupi della Salute dell'Infanzia e dell'adolescenza, ma servira' anche un tavolo interministeriale lavorando insieme alla ministra per le Pari Opportunita' e la Famiglia, Elena Bonetti, e alla ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina. Nei prossimi giorni proporro' loro una conferenza nazionale, perche' bisogna fare in fretta".
Lo ha dichiarato Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, con delega alla Salute Mentale e alla Salute in Infanzia e Adolescenza, a margine della conferenza stampa presso l'Auditorium Cosimo Piccinno, in occasione della presentazione dello studio 'Impatto psicologico e comportamentale sui bambini delle famiglie in Italia' durante il lockdown.
"Il benessere fisico e psichico, la salute dei bambini e dei ragazzi- continua Zampa- camminano insieme alle attivita' sociali, educative, a una buona alimentazione, come anche alla possibilita' di stare con gli amici e fare attivita' all'aperto. Bisogna veramente ripensare la questione e investire subito.
Anche seguendo, ad esempio, le indicazioni che la task force Colao ci ha dato, ma- puntualizza la sottosegretaria- aggiungendo a questo il punto di vista della Pediatria. Il ministero deve immaginare un piano di investimento molto forte e significativo sull'infanzia e l'adolescenza. In parte lo abbiamo gia' cominciato a fare- riflette- ma ancora non e' sufficiente".
Alla domanda se si pensi poi all'organizzazione degli Stati Generali della Salute Mentale, Zampa risponde: "Stiamo cominciando a mettere a punto un piano su questo. Oggi pero' noi sappiamo alcune cose: la poverta' minorile era gia' una piaga molto pesante dell'Italia. Non si puo' accettare che in un Paese come il nostro vivano in condizioni di poverta', relativa o assoluta, piu' di un milione di bambini. È inaccettabile". La sottosegretaria ribadisce che ora "occorre una conferenza nazionale rivolta ai bambini, da realizzare subito, cosi' da dar seguito a un investimento molto potente che arrivi proprio a loro. Prima di tutto- conclude- bisogna guardare i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza attraverso un investimento sulle famiglie, sulla scuola e sul doposcuola, mettendo in campo tutte le figure che servono: educatori ed esperti, come gli assistenti sociali, per un'integrazione socio-sanitaria che sia forte".
(Wel/ Dire)