Agostiniani: Virus ha attaccato il cervello? Serve giudizio sanitario
(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 12 giu. - "In assenza di una descrizione dell'accaduto da parte dei sanitari che si sono presi cura della bambina, bisogna essere molto prudenti nel trarre conclusioni. Basta poco per creare panico, specie quando si parla di bambini". Lo dichiara alla Dire Rino Agostiniani, vicepresidente della Societa' italiana di pediatria (Sip), commentando la notizia riportata dai media nazionali e internazionali secondo cui una bambina americana di otto anni, Aurea Soto Morales, della Carolina del Nord, sarebbe morta per complicazioni dopo aver contratto il virus. In seguito a una crisi epilettica e il ricovero in ospedale il suo cervello - secondo il racconto della sorella maggiore, riportato dal canale CBS17 - avrebbe cominciato a gonfiarsi mandandola in coma e procurando il decesso.
"Le crisi convulsive- spiega Agostiniani- sono un problema comune in eta' pediatrica e solo raramente possono evolvere in situazioni di grave complessita' clinica. La notizia si basa sul racconto della sorella di Aurea, ma sara' necessario capire la causa della crisi (non e' detto sia stata un'infezione e, nel caso, che tipo di infezione) e perche' gli eventuali trattamenti instaurati non siano stati efficaci. Bisogna tenere sempre presente che il Sars-CoV-2 non ha fatto scomparire altre malattie che, specie nei bambini, possono essere assai piu' gravi. Giusto e'- conclude il pediatra- invocare prudenza".
(Wel/ Dire)