Roma, 24 gen. - La Federazione italiana medici pediatri (Fimp) rivolge un appello al ministro Roberto Speranza e alle Regioni per evitare che l'attuale organizzazione dell'assistenza pediatrica prevista dal Servizio sanitario nazionale venga nel tempo indebolita. "Siamo preoccupati per l'emendamento al DL 162/2019 recentemente presentato dalla commissione Salute- afferma Paolo Biasci, presidente nazionale Fimp-. La formulazione della proposta riguardante l'assunzione dei medici specializzandi a partire dal 3° anno di formazione specialistica esclusivamente negli ospedali non e' funzionale all'intera area pediatrica, in quanto l'assistenza a bambini ed adolescenti in Italia e' garantita dall'equilibrio tra le cure territoriali e quelle ospedaliere.
L'inserimento anticipato degli specializzandi deve essere previsto con analoghe modalita' sia per l'ospedale che per il territorio- chiarisce- al fine di mantenere il necessario equilibrio anche in termini di avvicendamento e ricambio generazionale".
Biasci aggiunge: "Se la proposta fosse approvata in questa forma il Servizio sanitario nazionale non potrebbe piu' garantire in futuro gli attuali Livelli Assistenziali pediatrici per quanto riguarda l'universalita' dell'offerta assicurata dalla Pediatria di Famiglia. I giovani specialisti sarebbero inquadrati automaticamente solo nell'ambito delle cure ospedaliere, determinando gravi carenze assistenziali soprattutto in quelle aree periferiche e disagiate dove la Pediatra di Libera Scelta rappresenta l'unico riferimento per i bambini e le loro famiglie".
Una difficolta' nell'assistenza pediatrica sul territorio si "ripercuoterebbe con effetti negativi, assistenziali e previdenziali, sull'intero sistema delle Cure Primarie, in considerazione dell'aumento esponenziale delle patologie croniche e della popolazione anziana che impegnera' sempre piu' i colleghi della Medicina Generale- sottolinea il presidente Fimp- Chiediamo una attenzione ed una adeguata riflessione sul coinvolgimento della pediatria delle cure primarie nelle proposte emendative al DL in discussione e ci rendiamo disponibili sin da subito per un confronto costruttivo nell'interesse di tutta l'assistenza pediatrica del Servizio Sanitario Nazionale".
(Red/ Dire)