Roma, 24 gen. - "Non sara' piu' un triage di bancone com'era una volta".
Esordisce cosi' Tiziana Fossatelli, infermiera dell'ospedale San Pietro Fatebenefratelli (Fbf) di Roma, che all'agenzia Dire illustra i recenti cambiamenti e le frontiere future del triage pediatrico.
"Prima l'80% dei codici erano verdi e non si dava una giusta priorita' al paziente. Adesso- chiarisce l'infermiera- questo codice in piu' permettera' di capire qual e' l'urgenza vera, quella differibile e quali quelle prestazioni che, invece, necessitano di un intervento monospecialistico effettuabile con piu' semplicita'. ".
Con i nuovi codici numerici e' "sempre piu' importante poter fare un triage globale, che prenda in carico la persona a 360° gradi nella parte bio-psico-sociale". L'ospedale San Pietro Fbf, secondo l'infermiera poi, "agisce come centro 'spoke' che fa riferimento a un centro 'hub' di eccellenza". La necessita' e' quella di "formare i nostri infermieri per poter eseguire un triage pediatrico di qualita'". Il nuovo codice, infatti, impone dei cambiamenti che, a detta di Fossatelli, sono molto positivi: "Servira' prendere in carico il paziente valutando tutto, a partire da un 'first look' immediato di come il paziente giunge in Pronto Soccorso", per poi operare "una valutazione soggettiva e oggettiva".
Soggettiva in quanto prevede "un'intervista rivolta ai familiari dei bambini ma anche al bambino stesso, per sapere il motivo dell'arrivo in Pronto Soccorso". Oggettiva, invece, perche' si rende forte "dell'ausilio dei parametri vitali, che sono aumentati con la nuova legge 38/2010. Adesso, infatti-spiega l'infermiera- si dovranno controllare anche dolore e glicemia attraverso l'emogluco test". In aggiunta, "verra' valutato anche l'aspetto psicologico del bambino". Questo nuovo triage dara' "i giusti codici di priorita', che non sono di gravita'- conclude- Si deve arrivare all'eccellenza".
(Red/ Dire)