Roma, 17 gen. - Vertigini e acufeni spaventano da sempre i genitori, che talvolta eccedono in termini di preoccupazione non conoscendo in maniera approfondita cosa siano veramente questi sintomi. Spesso, infatti, "vengono confusi con il disequilibrio o la semplice instabilita'. C'e' la necessita' di fare chiarezza", spiega Aldo Messina, direttore dell'Unita' operativa dipartimentale di Audiologia del Policlinico Universitario di Palermo, intervistato dall'agenzia Dire.
La vertigine "e' una sensazione di rotazione dell'ambiente rispetto al soggetto stesso. È tipicamente oggettiva e prettamente labirintica", continua Messina. Alle vertigini, inoltre, possono essere associati sintomi come "instabilita' o disequilibrio", dove una e' simile "al dondolio quando si e' seduti su una sedia", mentre l'altra "e' come la sensazione di camminare sulla gomma piuma, dello stare su una barca".
Un bambino di 2-3 anni "non ha ancora una percezione definitiva dello spazio. Se gia' noi adulti abbiamo difficolta' nel differenziare le vertigini dal disequilibrio o dall'instabilita', figurarsi se lo riesce a fare un bambino in cui l'aspetto cognitivo non e' ancora presente- continua il direttore- Se avra' le vertigini si fermera', impallidira' e continuera' a giocare". Per i minori over 3 anni, invece, subentra "l'aspetto cognitivo, avra' paura, piangera' e chiedera' aiuto". Per intercettare questi bambini, dunque, puo' essere utile il disegno, "una forma comunicativa estremamente efficace", tramite cui il minore "puo' descrivere benissimo le situazioni vertiginose piu' disparate".
Gli acufeni, dal canto loro, "sono tutta un'altra storia. Il discorso e' ben piu' complicato", afferma l'otorinolaringoiatra. L'acufene e' un "allucinosi, per cui si percepisce un oggetto che non c'e'". Messina tiene allora a chiarire la distinzione tra le varie forme di dispercezione sensoriale: illusioni e allucinazioni". Quando ci illudiamo che "l'oggetto presente accanto a noi e' diverso da quello che abbiamo realmente accanto" parliamo di illusioni, continua lo specialista. Mentre sono allucinazioni quelle in cui "l'oggetto non e' completamente presente e invece noi gli diamo un valore".
Sulle allucinazioni sono necessarie, inoltre, ulteriori specifiche: "Se vediamo un oggetto che in realta' non c'e' ma ne siamo consapevoli, si parla di allucinosi". Nel caso in cui "non ne siamo consapevoli, allora si tratta dell'allucinazione classica".
I confini "dell'apparato oto-neurologico, infatti, si intrecciano spesso col sistema neuro-psichiatrico", dove concetti come "l'equilibrio non devono essere intesi soltanto come lo stare in piedi, ma anche in termini di equilibrio interiore. Sono molti gli studi- continua Messina- che ormai dimostrano come il sistema vestibolare, quando e' leso, va a influire sulle strutture neurologiche. E le conseguenze possono essere molte". Infine, occorre ricordare che sia gli acufeni che le vertigini "sono due sintomi, non malattie. In ambito pediatrico, inoltre, la causa piu' frequente e' di tipo emicranico", conclude Messina.
(Red/ Dire)