Coronavirus, Meyer Firenze: In Ps solo casi gravi
Contattare pediatra, e se bimbo ha febbre o tosse evitare esami programmati
Roma, 28 feb.
-Limitare gli accessi al Pronto soccorso se non per i casi di effettiva gravita' e contattare i pediatri di famiglia disponibili anche nel week end: e' questo l'invito alle famiglie che arriva dal Meyer di Firenze, in base alle indicazioni ministeriali e regionali. Una task force dell'ospedale pediatrico ha messo a punto, gia' dai primi giorni di febbraio, una procedura per gestire l'emergenza epidemiologica da coronavirus, recependo progressivamente le misure previste dal governo e dalla Regione Toscana anche nei giorni successivi. "L'obiettivo e' quello di limitare per quanto possibile gli ingressi e prendere rigorose misure precauzionali per individuare le persone con febbre o sintomi respiratori, attraverso la creazione di percorsi dedicati, volti ad individuare e gestire tempestivamente e in sicurezza i casi sospetti", si spiega.
L'ospedale, inoltre, ha aumentato la frequenza delle pulizie nelle aree di attesa, in funzione dei flussi di pazienti e visitatori, ed e' stato attivato un percorso specifico per effettuare procedure di sanificazione straordinaria. Anche chi frequenta l'ospedale dovra' aumentare l'attenzione all'igiene, lavandosi frequentemente le mani, utilizzando gli erogatori di gel alcolico.
L'accesso, quindi, avverra' attraverso un unico punto di entrata segnalato e sara' presidiato da personale di vigilanza, al lato del Maggiolino azzurro posto all'ingresso. Al momento le attivita' ambulatoriali non sono sospese, ma per i pazienti che non si presentano agli appuntamenti non vengono applicate le modalita' di recupero del bonus-malus.
"Si raccomanda di non portare per visite, esami, o prelievi programmati bambini e adolescenti con febbre o tosse se non strettamente necessario in quanto oggetto della visita stessa. È consentita la presenza di un solo accompagnatore, tranne nelle situazioni in cui e' necessario raccogliere il consenso di entrambi i genitori o effettuare colloqui con il personale sanitario, o in attesa dall'uscita dal blocco operatorio".
L'accompagnatore, pero', non deve presentare febbre e o tosse; in caso che eccezionalmente non fosse possibile altrimenti, dovra' indossare la mascherina chirurgica.
Saranno rinviati gli interventi chirurgici programmati per i quali sia prevista l'assistenza in area critica nel periodo post-operatorio. Nelle aree di degenza e' consentita la permanenza di un solo genitore o accompagnatore autorizzato, che sara' identificato con un cartellino o pass consegnato a cura del personale della reception.
(Wel/ Dire)
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