Terza causa ricoveri, presenti in 25% morti prima settimana vita
Roma, 28 feb. - "Un bambino su quattro che muore nella prima settimana di vita ha un difetto congenito. Tanto che i difetti congeniti sono probabilmente fra la terza e la quarta causa dei ricoveri ospedalieri". Ne parla alla Dire Luigi Memo, membro del consiglio direttivo della Societa' italiana di pediatria (Sip), ricordando che il 3 marzo si celebrera' la sesta Giornata mondiale dei difetti congeniti. Un'iniziativa mirata a sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulle malformazioni, ovvero i difetti strutturali dell'organogenesi.
"In realta' vanno aggiunti anche i difetti non visibili ma altrettanto importanti come la sordita' e le malattie metaboliche. Se sommiamo queste due componenti- spiega Memo- sicuramente superiamo il 3% di tutti i nati. Si puo' calcolare in un Paese come l'Italia che circa 400 bambini ogni settimana nascono con questo tipo di problema".
Per provare a prevenirli si puo' fare qualcosa gia' nel periodo preconcezioanale. "Anche se e' poco romantico- consiglia Memo- i genitori dovrebbero arrivare preparati alla gravidanza, per cui e' importante agire soprattutto sugli stili di vita. Una mamma e un papa' dovrebbero, nel momento in cui pensano di mettere al mondo un figlio, iniziare a non fumare, a non bere, ad assumere solo i farmaci prescritti dal loro medico curante e in qualche maniera andare a trovare il medico prima della gravidanza. Una donna in sovrappeso, ad esempio, dovrebbe diminuire il suo peso prima della gravidanza- continua il medico- se la donna assume un farmaco per un determinato problema, dovrebbe concordare con lo specialista qual e' il farmaco meno tossico per il futuro nascituro. Occorre inoltre capire, sempre con il medico di base, se da un punto di vista infettivologico e' protetta per tutte le malattie". Memo pensa "alla toxoplasmosi e al citomegalovirus che in qualche maniera possono interferire.
Andrebbero ovviamente controllati in gravidanza, occorre vaccinarsi eventualmente per le malattie prevenibili con la vaccinazione".
Purtroppo in Italia "la maggior parte delle donne non si vaccina per la pertosse- aggiunge Memo- qui c'e' una scappatoia: sarebbe meglio farlo prima il vaccino, ma e' possibile farlo anche durante la gravidanza". Lo stesso principio e' valido per la vaccinazione antinfluenzale in gravidanza: "È fondamentale perche' i virus in gravidanza possono effettivamente essere causa di difetti congeniti".
Un ultimo consiglio il medico lo da' sull'acido folico. "Fino a 15 anni fa si pensava che la dieta mediterranea contenesse una quantita' di acido folico estremamente superiore rispetto alla dieta dei paesi del Nord Europa e degli Stati Uniti. In realta' abbiamo visto che anche la dieta mediterranea deve essere supplementata con un 0,4 milligrammi di acido folico al giorno. Una misura che va attuata nel momento in cui i due genitori pensano di mettere al mondo un figlio, in epoca preconcezionale. Si e' visto in maniera molto evidente- conclude il membro del consiglio direttivo della Sip- che l'assunzione di acido folico diminuisce in maniera considerevole la nascita di bambini con difetti del tubo neurale (spina bifida, myelomeningocele, anencefalia), cardiopatia congenita e palatoschisi".
(Wel/ Dire)