Coronavirus, a bimbi dire e' brutta influenza
Lo psicologo: Ma durera' poco, non riempiano loro notti con mostri
Roma, 28 feb. - "È una brutta influenza virale che puo' contagiare tante persone, per questo motivo e' stata ristretta la possibilita' di stare insieme in classe. Non temete, e' una situazione che durera' un tempo determinato, non sara' ad oltranza". Ecco le parole che Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e direttore dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma, direbbe ai bambini se gli chiedessero cosa sta succedendo.
Agli adulti lo psicoterapeuta consiglia infatti: "Dite ai vostri figli che tutti gli esperti affermano che morire di Coronavirus e' difficilissimo e riguarda piu' le persone anziane e quelle molto vulnerabili. La scienza sta facendo passi da gigante- sottolinea Castelbianco- e anche se non si dovesse trovare il vaccino, stanno comunque guarendo le persone che si sono rivolte agli specialisti". In secondo luogo, "non ci sono casi di Coronavirus tra i bambini. Loro sembrano non infettarsi".
Dare indicazioni di tutela sanitaria, come lavarsi mani o tossire nella piega del gomito, e' secondo lo psicoterapeuta "comprensibile, ma non si puo' pensare di chiudere alberghi, scuole e tutta una vita in comune negli anni a venire.
Sicuramente bisogna prendere precauzioni verso chi e' stato contagiato o e' malato- puntualizza il direttore dell'IdO- ma non bisogna trasformare questa situazione in un dramma. Abbiamo avuto la Sars, il Colera, l'Eebola, epidemie molto piu' gravi e ce la siamo cavata. In questo caso aumentare delle paure che non corrispondono alla realta', significa non rendersi conto di cosa possa accadere davvero. Nessuno prendera' piu' treni, autobus, andra' al cinema o a teatro? Fare una proposta del genere significa non essere aderenti alla realta'. Non generalizziamo, ne' instilliamo il panico nei bambini e negli adulti. È importante insegnare ai piu' piccoli come lavarsi le mani, ma non riempiamo le loro notti con mostri invisibili che faranno crescere a dismisura- conclude lo psicoterapeuta dell'eta' evolutiva- perche' non hanno un metro di paragone.Finiranno per pensare che ogni persona che incontreranno possa essere un portatore di mostri".
(Wel/ Dire)
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