Biasci (presidente): Senza dispositivi rischiamo di ampliare il contagio
Roma, 28 feb. - "Mascherina, guanti, occhiali, camice monouso. La circolare del ministero della Salute sul Coronavirus contiene linee guida molto chiare per la gestione di un caso sospetto, eppure questi dispositivi per la protezione individuale mancano negli studi dei 7.000 pediatri di famiglia italiani". La denuncia sulla gestione del Coronavirus e' del presidente della Federazione italiana medici pediatri Paolo Biasci, che aggiunge: "Cosi' rischiamo di ammalarci, di diventare veicolo di contagio per persone sane, familiari e rete sociale e di non poter curare i nostri pazienti. Siamo medici di cure primarie, i primi che le famiglie chiamano in caso di un sospetto e non solo. Abbiamo pertanto un ruolo centrale per la stessa sostenibilita' dell'intera filiera di trattamento del virus. Chiediamo soltanto di essere messi in grado di assicurarne il contenimento".
Dalle parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte "abbiamo appreso che il governo sta adottando misure straordinarie e urgenti perche' le aziende italiane produttrici di dispositivi di protezione individuale privilegino il fabbisogno interno. Accogliamo con sollievo la notizia- dichiara Biasci- tuttavia rileviamo una grande disomogeneita' nella gestione dell'emergenza a livello regionale. Crediamo piu' che mai necessario e strategico il nostro coinvolgimento in tutti i tavoli di coordinamento".
Si ribadisce "l'importanza del triage telefonico anche per i bambini- prosegue il presidente Fimp- Va evidenziato che non sappiamo ancora abbastanza sulla trasmissione di questo tipo di Coronavirus e non possiamo escludere che, come spesso accade, chi e' in eta' pediatrica possa essere vettore della malattia, pur senza scatenarla o si trovi in condizioni cosiddette pauci-sintomatiche, ovvero con sintomi scarsi e/o lievi".
Biasci conclude: "Invitiamo ad utilizzare in modo intelligente il web e gli strumenti di comunicazione e immediata consultazione che ci offre suggerendo pero' di affidarsi a fonti certe e istituzionali. Rinnoviamo pertanto l'invito a seguirci su tutti i canali social Fimp dove sono gia' disponibili le raccomandazioni per le famiglie e per chi porta i bambini in ambulatorio".
(Wel/ Dire)