"Meno cibo nella spazzatura, piu' garanzie per salute e ambiente"
Roma, 7 feb. - Ogni anno, in media in tutto il mondo, vengono sprecate circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo con gravi conseguenze per l'ambiente e la salute. Per questo la Federazione italiana medici pediatri (Fimp) aderisce alla VII Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare che si e' celebrata lo scorso 5 febbraio con diverse iniziative in tutta la Penisola.
"La nutrizione e' fondamentale per la salute di bambini e adolescenti- Paolo Biasci, presidente nazionale Fimp- Oltre a prestare estrema attenzione alla quantita' e qualita' del cibo, che consumano i piu' giovani, e' importante evitare il piu' possibile inutili sprechi. Bastano alcuni semplici accorgimenti per non essere costretti a buttare nella spazzatura alimenti commestibili".
La scelta, la preparazione e la corretta "conservazione del cibo producono effetti benefici sull'organismo- aggiunge Adima Lamborghini, coordinatore nazionale Area Alimentazione e Nutrizione Fimp-. L'acquisto programmato settimanalmente permette di variare le proposte dei cibi presenti sulla tavola, alternando cosi' le varie fonti di energia. Va evitato di comprare prodotti gia' confezionati in alte quantita', per i quali e' maggiore il rischio di spreco e di eccesso calorico. È poi preferibile rispettare la stagionalita', perche' i prodotti non di stagione richiedono un maggiore consumo di energia per essere prodotti e immessi in commercio, hanno minore valore biologico e spesso necessitano di trattamenti con conservanti".
Contrastare gli sprechi alimentari "significa anche garantire una maggiore sostenibilita' ambientale- sottolinea Marco Granchi, componente del gruppo dinstudio dell'Area Ambiente e Salute Fimp- Le attivita' della filiera agro-alimentare sono, infatti, responsabili del 25% delle emissioni globali di gas serra. Con il cibo sprecato vengono consumati inutilmente anche terra, acqua ed energia necessari alla produzione. Se riusciamo a diminuire la quantita' di rifiuti, che arriva nelle discariche e negli inceneritori, si riducono le emissioni di metano e anidride carbonica". Un terzo delle malattie infantili, "in particolare le Malattie Non Comunicabili (le NCD, come ad esempio Diabete tipo 2, Obesita', Disturbi del Neurosviluppo), e' attribuibile a fattori ambientali- conclude Mattia Doria, segretario nazionale alle attivita' scientifiche Fimp- Per questo come Fimp siamo impegnati con le istituzioni sanitarie del nostro Paese (in particolare con l'Iss) per approfondire queste tematiche e abbiamo deciso di sostenere un'iniziativa nazionale che mette al centro un grave e diffuso problema di cui si parla ancora poco. Come pediatri di famiglia possiamo accompagnare i genitori e giovani affinche' mettano in atto comportamenti virtuosi. La tutela dell'ambiente deve essere una priorita' per tutti e puo' cominciare anche attraverso semplici gesti quotidiani".
(Wel/ Dire)