Nascere ai tempi del Covid, Reggio Emilia funziona cosi'
Mamme separate da altre partorienti, ma possono avere vicino padre
(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 17 apr. - La riorganizzazione dei reparti ospedalieri per fronteggiare il coronavirus ha interessato a Reggio Emilia anche l'assistenza alle donne in gravidanza e ai neonati. Lo segnala l'Azienda Usl-Irccs che, dopo la temporanea sospensione delle attivita' nei Punti Nascita di Scandiano, Guastalla e Montecchio ha centralizzato i parti all'Arcispedale Santa Maria Nuova. Questa misura, sottolinea l'azienda sanitaria, "ha garantito un'assistenza appropriata e in sicurezza a tutte le partorienti e ha permesso, d'altra parte, di redistribuire gli specialisti anestesisti nei settori intensivi Covid dei diversi ospedali provinciali". In tutti i distretti provinciali inoltre, hanno continuato a essere garantite le prestazioni legate al percorso nascita, fatta eccezione per la fase di travaglio e parto, e sono stati potenziati i servizi "Salute Donna" e "Pediatria di Comunita'".
Per quanto riguarda l'ospedale del capoluogo, per limitare i rischi di diffusione del virus Covid-19, al Santa Maria Nuova sono stati identificati percorsi nettamente differenziati per le donne gravide risultate positive oppure sospette tali.
L'identificazione dei casi positivi o sospetti avviene gia' in sede di pre-triage e comporta due percorsi separati. In caso di positivita' e' prevista un'Area Covid caratterizzata dalla presenza di accettazione, ambulatori, sala parto/sala operatoria e degenza completamente distinti. Nell'Area Covid le donne possono avere il neonato accanto a se' (rooming-in) e sono assistite da personale sanitario dedicato. Possono essere accompagnate, inoltre, da una persona (il papa'-un familiare) qualora asintomatico o negativo. Il piccolo puo' essere allattato al seno previo utilizzo da parte della madre della mascherina chirurgica e delle opportune norme igieniche. Il bambino riceve inoltre in sede le opportune visite neonatologiche e gli accertamenti necessari.
Per le altre donne gravide, asintomatiche e senza fattori di rischio, il percorso e' quello standard, dalla sala parto al reparto di degenza. L'accesso dei familiari e' stato necessariamente modificato per ridurre il rischio di diffusione dell'infezione, ma la presenza del papa' in sala parto per tutto il tempo del travaglio, del parto e delle prime ore dopo la nascita e' sempre garantita. Rispondendo alle richieste dei neogenitori, inoltre, la presenza dei papa' e' estesa da oggi anche ad alcune fasce orarie dei giorni successivi. Un'ostetrica e' stata dedicata all'accoglienza dei papa' (o altro familiare prescelto), alla valutazione del loro rischio clinico e al sostegno all'allattamento ed alla genitorialita' per offrire le informazioni piu' utili a un sereno rientro a casa del nucleo familiare.
Prima della dimissione i neonati sono sottoposti a screening neonatali e accertamenti e vengono inviati a domicilio con una presa in carico precoce e, qualora necessario, protetta da parte del Pediatra di Famiglia. Infine grazie alla presenza del Centro Nascita e dello sportello Saub provinciale all'interno del Santa Maria Nuova i genitori possono fare la denuncia di nascita e la scelta del Pediatra di Famiglia ancora prima del rientro a casa.
(Red/ Dire)
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